“Ritorno al futuro“, il primo film della trilogia omonima che ha fatto la storia del cinema, è una pellicola del 1985 diretta da Robert Zemeckis ed interpretata dai leggendari Michael J. Fox e Christopher Lloyd. Dopo che nel 2007 fu scelto per essere conservato National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Dopo la riproposizione del 27 Ottobre 2010 nelle sale italiane, l’operazione è stata ripetuta il 5 Dicembre del 2012, cosa che accadrà anche agli altri due film della saga nel corso del 2013.
La storia è nota a tutti. Marty McFly (Michael J. Fox) è finito per errore nel 1955, grazie alla macchina del tempo ideata dal suo amico scienziato Doc Brown (Christopher Lloyd). Non avendo più “carburante” (del buon vecchio plutonio) per poter tornare nel futuro si rivolge alla versione più giovane di Doc, che nonostante l’incredulità iniziale si farà in quattro per aiutarlo. Ma nel 1955 non è solo Doc ad essere più giovane, Marty infatti si imbatte casualmente nei suoi genitori, all’epoca liceali e questo porterà al povero Marty un’altra tonnellata di guai.
La locandina di “Ritorno al futuro”Il film, che assieme a pochi altri, rappresenta l’eredità di quel periodo d’oro del cinema americano, è un patrimonio personale della maggior parte della popolazione di questo pianeta. Chi come me ha circa una trentina d’anni, ricorda tutti i pomeriggi estivi a guardare i vari film delle “Tartarughe Ninja“, la trilogia di “Karate Kid” e naturalmente i vari “Ritorno al futuro“. Non passò molto tempo che i gusti cambiassero e si arricchissero con l’età, con lo stesso Michael J. Fox impegnato a procurarsi un hotel tutto suo o decidere di diventare un medico di campagna, o il Billy Crystal protagonista della storia d’amore nei racconti dei suoi amici in “Forget Paris” o i vendicativi ex di “Innamorati cronici“.
Le musiche curate da Alan Silvestri e Huey Lewis & The News sono spettacolari e vanno a fare il paio alla fotografia eccellente, che serve a raccontare una storia avventurosa e per nulla banale, che resta a tutt’oggi, uno degli esempi più solidi e meglio riusciti di fantascienza speculativa (notoriamente il sotto genere più difficile). Estremamente divertente, a distanza di quasi vent’anni resta uno dei film preferiti anche fra i più giovani, che non trovano alcuna difficoltà nel gustare le disavventure di Marty e i suoi tentativi di far funzionare la scassatissima DMC DeLorean e poter tornare a casa. Ma non prima di essere riuscito a far innamorare i suoi genitori.
Tassello fondamentale nella formazione cinematografica di chiunque, “Ritorno al futuro” resta un film irrinunciabile per chi voglia concedersi una splendida avventura in lungo e in largo per il tempo, beandosi di trovate (dalla DeLorean alla scena del concerto, dall’alieno heavy metal all’auto piena di letame) che sono parte integrante della cultura pop quanto i successivi Overboard ed Occhiali Retrovisori. Un gioiello, bello e capace di incantare. Irrinunciabile.
Marty: Un momento… un momento, Doc. Mi stai dicendo che hai costruito una macchina del tempo… con una DeLorean?
Doc: Dovendo trasformare un’automobile in una macchina del tempo perché non usare una bella automobile?
Voto:
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