Arriva proprio oggi, finalmente, nelle sale italiane “The Master“, il film di Paul Thomas Anderson con Joaquin Phoenix, Philip Seymour Hoffman e Amy Adams che ha già conquistato la critica.
Joaquin Phoenix è stato intervistato per Rolling Stone, ed ha parlato di Freddie, il personaggio che interpreta nel film:
Un personaggio con infinite possibilità da esplorare. Non sapevo dove mi avrebbe portato. Mi sono detto che lo avrei scoperto strada facendo, cercandolo. Con altri personaggi ti capita di sapere in ogni momento cosa pensano e provano, qui no. Freddie è solo impulso, come un animale. Interpretarlo è stato eccitante, ma anche spaventoso e pericoloso. E, ovviamente, mi ha spinto la possibilità di lavorare con Paul e Phil. Ci sono tanti registi dotati di una visione, ma Paul ha un’immaginazione senza limiti, e ti fa lavorare duro perché ha tantissime idee. Insomma, morivo dalla voglia di fare questo film.
Commentando le scene di questo film, già amatissimo da pubblico e critica, Phoenix spiega:
È qualcosa di strano da definire. Cerco sempre di non lasciare spazio a questi ragionamenti, perché prima ti godi il film per quello che è e poi impari dal processo. Certe volte ti ritrovi a interpretare scene che allo spettatore sembreranno intense mentre sul set invece ti stai divertendo. Non mi preoccupa parlare del metodo, solo credo che cambi ogni volta. Certe scene ti sembrano facili e gioiose da fare, mentre magari sono state durissime, anche solo per l’aria che si respira sul set. Certe altre sono difficili al momento, ma solo in quello, perché tra una scena e l’altra sul set tu stai bene.
Si passa poi alla colonna sonora, che rimane sempre una parte fondamentale all’interno di una pellicola.
Paul mi ha dato un sacco di canzoni da ascoltare, per affrontare la parte in The Master. E ci sono entrato dentro completamente. Cose tipo Judy Garland… Tutte parlavano di persone danneggiate, con problemi psicologici e fisici. Tremende, ma struggenti. La cosa più bella è che in quel periodo non si usavano perifrasi, non si era inutilmente poetici: nei testi tutto si riduceva a “ti amo”, “mi manchi”. Tutto questo per me è meraviglioso, perché trovo che nella musica oggi ci sia molta pseudo poesia, inutili metafore.
Joaquin Phoenix conclude con una rivelazione, dichiara che gli piace molto Justin Bieber, che tra l’altro ha intrapreso anche la carriera di attore in alcuni episodi di “CSI – Scena del crimine” ed ha avuto un biopic tutto suo:
Sì, lo rispetto e lo ammiro sinceramente. Cazzo, mi piace la musica pop, e credo ci sia posto per tutti. Lui ha talento ed è carino. Però mi piace ascoltare un po’ di tutto, anche se non ho molti dischi. Ultimamente ero su un set in Cina, pensa che lì hanno ancora i video musicali in rotazione su Mtv…