“I Beatles avevano scelto di fare i bravi. A noi cosa restava? Fare i cattivi”. Semplicemente, i Rolling Stones. Un film, un documentario, un concerto. Nessuna definizione può descrivere in maniera esaustiva le circa due ore di storia filmata dedicata a una delle rock band più longeve e trasgressive del pianeta. Dal dualismo con i Beatles alla tragedia di Brian Jones fino ai giorni nostri, “Crossfire Hurricane”, diretto da Brett Morgen, ci racconta la storia dei Rolling Stones raccontata dalle loro voci che commentano immagini di repertorio che scorrono febbrilmente sul grande schermo. Concerti, droga, sesso, rock and roll ed eccessi: un tutt’uno sinuoso e travolgente che inchioda alla poltrona e al tempo stesso fa venir voglia di cantare, ballare e applaudire.
“Crossfire Hurricane” raccoglie interviste, filmati storici – molti dei quali inediti – e sceglie di farci sentire semplicemente le voci dei Rolling Stones senza mostrarne i volti, se non per mezzo di immagini di repertorio: ascoltiamo, quindi gli anziani ma non troppo Mick Jagger, Keith Richard, Charlie Watts e Ronnie Wood raccontarci aneddoti e storie di vita vissuta sul palco e fuori, mentre scorrono le immagini di una storia filmata dagli inizi negli anni sessanta all’apice del successo commerciale a metà anni ottanta. Oltre ai membri storici, “Crossfire Hurricane” regala interventi di ex Stones come Bill Wyman e Mick Taylor, oltre a rare interviste a Brian Jones.
Una presenza quasi fantasmatica degli Stones che si confessano davanti ad una macchina da presa, ma di cui non vediamo le immagini del presente, ma li vediamo al top dell’energia e giovinezza.
“Crossfire Hurricane” è un racconto partecipe e entusiasta che non scade mai nel tratteggio agiografico e al contrario riesce ad essere sempre vibrante, toccante e sincero anche quando evidenzia i momenti più difficili, oscuri e perfino tragici della carriera dei Rolling Stones. Brett Morgen costruisce il film come un grande mosaico di immagini che contestualizzano la storia degli Stones con i vari periodi storici, il tutto accompagnato dalle hit della banda inglese che si susseguono come un rapsodia rock, frenetica e spettacolare.
Molte le scene estratte dal documentario “Gimme Shelter” (1970) dei fratelli Maysles, integrate con le inedite riprese del concerto di Altamont nel 1969, dove un ragazzo venne accoltellato e ucciso, lasciando esterrefatti e spaventati gli Stones sul palco.
Numerosi sono anche i contributi da “Cocksucker Blues” (1972), documentario diretto da Robert Franck che narra il tour della band attraverso il Nord America. L’opera è nota soprattutto per l’uso insolito (per l’epoca) di diverse telecamere che furono utilizzate liberamente da tutti i membri dello staff per poter riprendere in qualsiasi momento e creare un documentario estremamente realistico.
Intimo, divertente e coinvolgente, “Hurrican Crossfire” è un’esperienza cinematografica e musicale molto intensa, in cui il materiale di repertorio viene montato e messo al servizio della narrazione dei suoi protagonisti sempre in maniera estremamente creativa e sorprendente.
Per fan, certo, ma non solo.
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