“Machete Kills” (anche più del solito) torna sul grande schermo, così come annunciato nei fake trailer che andavano a concludere la pellicola del 2010.
Ed è un ritorno in grande stile, sia a livello di cast, dai confermati Trejo (ovviamente) , Jessica Alba e Michelle Rodriguez a new entry d’eccezione tra cui spiccano Mel Gibson (nei panni di uno spietato scienziato/trafficante d’armi), Lady Gaga, Cuba Gooding Jr. Antonio Banderas e Walt Goggins, tutti e quattro chiamati ad interpretare El Camaleon (il nome già dice tutto) e una ampia quota rosa garantita da Amber Heard (una smorfiosa aspirante reginetta del Texas), Sofia Vergara e Vanessa Hudgens, rispettivamente madre e figlia, o se preferite direttrice e lavoratrice di un bordello messicano. Completano il cast un duro sceriffo del sud, portato sullo schermo da William Sadler e un istrionico e bipolare Demian Bichir chiamato ad interpretare Mendez, un rivoluzionario – e trafficante – messicano.
Trama
Machete, ormai personaggio leggendario, viene ingaggiato dal Presidente degli Stati Uniti d’America in persona, per portare a termine una missione apparentemente impossibile: l’ex agente federale tradito dalla corruzione del suo paese sarà costretto a tornare nella terra natale, ormai divisa dagli Stati Uniti da un muro in stile berlinese, per indagare su uno spietato trafficante con l’hobby della rivoluzione e un eccentrico miliardario con la passione per l’anarchia. Questa volta ad essere in pericolo è il Mondo intero
Giudizio
Rodriguez rimane fedele al genere d’ispirazione, anni settanta/ottanta rinvigorendo il paradosso ed estremizzando la storia, ispirato da una fotografia volutamente datata eppure con un occhio verso la fantascienza ed un ambientazione tipicamente futuristica, passando quindi dalla polvere del confine messicano a innovativi laboratori spaziali. Come in una opera totale guarnisce “Machete Kills” con citazioni esterne – vedi “Guerre Stellari” – ed interne – dalla arma fallica di Sex Machine, al personaggio cieco truccato come Johnny Depp in “C’era una volta in Messico”, alle prostitute avvezze all’utilizzo delle armi come in “Sin City” – rendendo omaggi ai B-Movie del passato divenuti celebri per la “massa” proprio grazie a quella capacità di regalare “svago” e non impegnare lo spettatore in una fruizione attenta e “dispendiosa. Il cinema come evasione, come estremizzazione di violenza, sesso e morte che se ingigantite e contestualizzate in una esperienza cinematografica difficilmente ipotizzabile nella realtà fanno decisamente meno paura. Ed è per questo che non spaventa o non disgusta Machete che utilizza un intestino umano come corda (così come già avvenuto nel primo film) o armi capaci di incenerire un corpo umano o il classico machete capace di decapitare o segare letteralmente metà gli uomini del cartello della droga. Machete non si prende sul serio, ha una sola espressione (se avete il coraggio, fateglielo notare), ha lo sguardo navigato di un attore messicano segnato dalla vita turbolenta e dalle cicatrici. Eppure ha il cuore tenero, è astuto, coraggioso, sexy (chiedete info alla futura Reginetta del Texas), è un padre di famiglia al quale hanno strappato la famiglia. Ce ne sarebbe di materiale per una storia “realistica” alla Rambo. Esempio agli antipodi di un cinema che sforna eroi senza macchia con la voglia di prendersi sul serio. Poco male, a noi Machete piace così, ironico, con una avversione per i social network (come ribadisce lui stesso, non twitta) impavido, e impossibile da uccidere .
Commenti finali
Pur accusando qualche battuta a vuoto, dovuta a una eccessiva ripetitività e una messa in scena a tratti frenetica ma confusa, Rodriguez confeziona un film godibilissimo, elevando l’esperienza della mexicanexploitation al quadrato, sguazzando tra i generi (dalla fantascienza, all’azione, alle arti marziali con alcune morti decisamente “gore”) e avvalendosi di villain d’eccezione, scenicamente imponenti come Lady Gaga, e cinematograficamente “pesanti” come i due villain Premio Oscar, Mel Gibson e Cuba Gooding Jr. Divertente anche Charlie Sheen (o se preferite, per la prima volta sullo schermo,Carlos Estevez) nel ruolo del Presidente degli Stati Uniti. Le avvenenti Sofia Vergara e Amber Heard, impegnate in un furioso corpo a corpo (non quello che pensate voi, spiacenti), sono invece un piacere per gli occhi. Ma ricordate di indossare gli occhialini 3D.