Segnali di guerra in “Gomorra – La serie“. Salvatore Conte (Marco Palvetti) ha lasciato Barcellona per tornare a Napoli e vederci chiaro: l’omicidio di uno dei suoi uomini è stato davvero commissionato dal boss Gennaro Savastano? Se così fosse, sarebbe pronto a riscatenare l’antica e sanguinosa faida che c’era tra le due famiglie.
E’ un lungo e riflessivo viaggio di ritorno, quello del boss ‘spagnolo’, mentre Ciro Di Marzio (Marco D’Amore) sta cercando disperatamente Daniele, il ragazzo che eseguendo il suo ordine ha ucciso l’uomo di Conte. Ciro vuole trovarlo e ucciderlo prima che racconti a tutti quello che è successo. Solo col suo silenzio il suo piano di creare scompiglio fra clan può funzionare.
Gennaro Savastano (Salvatore Esposito) vuole uscire da questa situazione, ma ben presto si rende conto di non poter far nulla per risolverla. Da Ciro viene a sapere che sull’omicidio di uno dei Conte c’è la firma dei Savastano: è stato l’inesperto Daniele, non si sa perché, a commettere “l’errore”. Genny è furente e pretende che Ciro gli consegni Daniele al più presto.
Nel frattempo Daniele (Vincenzo Sacchettino)cerca di chiamare con insistenza suo fratello Massimo per raccontargli la verità. Il giovane non è morto come si poteva credere al termine dello scorsa puntata, ma è ancora nascosto lontano da tutti. Quando riesce a rintracciare il fratello, Massimo rimane sconvolto dalle notizie. Lui in queste ore sta scortando Salvatore Conte fino a Napoli e adesso non sa come raccontare al suo boss che il killer che cercano è suo fratello più piccolo.
In un tentativo disperato di salvare Danielino, Massimo cerca di uccidere nella notte Salvatore Conte. Ma il suo boss è un uomo astuto e sveglio e riesce a bloccarlo primo che compia il gesto. E’ il momento per Massimo di dirgli la verità e di implorare per la vita sua e del fratellino.
Per il boss si prospetta una grande opportunità: recuperare subito Daniele, farsi raccontare le cose come sono andate ed eventualmente scatenare una feroce guerra contro i rivali dei Savastano. In una corsa contro il tempo, Conte e Massimo raggiungono infine Danielino e finalmente tutto si può risolvere:
– “Sono Salvatore Conte. E’ tutto a posto, Daniele. Io lo so che non è stata colpa tua, te l’hanno ordinato e tu non sapevi chi fosse. Tuo fratello mi ha detto tutto. Solo una cosa mi interessa: chi ti ordinato di uccidere Russo? Genny?”
– (Daniele fa no con la testa)
– “E chi allora?”
– “E’ stato Ciro. Ciro di Marzio.”
– “Ho capito. Vieni qua. Vieni a prenderti il perdono, vieni qua. E’ tutto a posto, piccolino. E’ tutto a posto, è tutto finito. E’ tutto a posto, tutto a posto.”
Danielino lascia che il boss lo abbracci e lo rincuori. Ma d’un tratto Conte estrae la pistola, la punta alla testa del ragazzo e spara. Fra le grida, Massimo riesce a sfuggire alla furia cieca di Salvatore Conte.