Il prossimo 8 ottobre Wes Ball porterà al cinema “Maze Runner – Il labirinto“, che vede protagonisti Dylan O’Brien e Thomas Brodie-Sangster.
Il film è ambientato in un mondo post-apocalittico ed è tratto dall’omonimo bestseller, trovate la sinossi qui sotto, prima di dare un’occhiata ai character poster, l’intervista di Kaya Scodelario e le foto.
Basato sul celebre best seller, MAZE RUNNER – IL LABIRINTO è ambientato in un mondo post-apocalittico, nel quale Thomas è rinchiuso in una comunità di ragazzi, dopo che la sua memoria è stata cancellata. Dopo aver scoperto di essere rinchiusi in un labirinto, Thomas si unirà ai suoi amici “runners” non solo per scappare dal labirinto, ma anche per risolvere il mistero e svelare il segreto su chi li ha portati lì, e perché.
In “Maze Runner – Il labirinto“, l’attrice Kaya Scodelario interpreta Teresa, ma molti spettatori la conoscono già per aver interpretato Effy nella serie tv “Skins” per quattro stagioni. In un’intervista rilasciata poco tempo fa, la giovane attrice ha spiegato come ha scoperto il ruolo di Teresa:
Sapevo dell’esistenza della sceneggiatura prima di leggerla. Un paio di miei amici l’avevano vista e mi avevano detto che era molto interessante – molto diversa e divertente. L’ho letta e mi è piaciuta molto. Ho pensato che fosse molto “cool”. Era una sorta di esperimento sociale: come avrebbero reagito questi ragazzi dopo essere stati rinchiusi lì? Il pensiero mi fece venire claustrofobia e rabbia. Mi ha colpito molto e volevo sapere come ne sarebbero usciti. È stato anche grazie all’energia e alla passione di Wes. Sapevo che avrebbe fatto qualcosa di grandioso e volevo farne parte. Ho registrato un provino per Wes e gliel’ho inviato, sono stata molto fortunata. Sono andata in Louisiana e ho dato una mano per trovare Thomas – per trovare Dylan [O’Brien]. Sapevo che sarebbe stato lui non appena lo vidi entrare dalla porta. Ero sicura che avrebbero scelto lui.
Kaya ha spiegato come ha fatto a calarsi nei panni del suo personaggio:
È stato difficile ma anche divertente non dover fare studi su di lei. Non ha ricordi: appare lì e basta. Volevo entrare nel personaggio d’istinto. Come avrebbe reagito? Combattendo o scappando?. La prima scena che ho girato è stata quella dell’ascensore e mi ricordo di essere arrivata e di aver incontrato il resto del cast, ma erano trenta ragazzi e io non conoscevo nessuno. Camminavo per il set prietrificata. Ma già dieci minuti dopo, avevo fatto amicizia e parlavo con tutti, un po’ come il primo giorno di scuola. Ho dovuto cancellare questa sensazione, perché il mio personaggio non avrebbe reagito così. Infatti cerca di combattere, lanciandogli degli oggetti e urlando. È stato interessate sviluppare questa reazione.