Siete pronti ad “entrare in una valle di lacrime”? In tutti i cinema The Space, dal 15 al 17 Dicembre, verrà trasmesso il capolavoro dei fratelli Coen “Il Grande Lebowski“, film del 1998 con Jeff Bridges, John Goodman, Steve Buscemi, Julianne Moore, John Turturro e il compianto Philip Seymour Hoffman.
Geniale, irriverente e a tratti allucinante, nel pieno stile dei fratelli Coen, “Il grande Lebowski” tornerà a far ridere con le sue gag illogiche e i personaggi tutti particolari. Parzialmente ispirato al romanzo “Il grande sonno“ di Raymond Chandler, “IGL” racconta la storia del “Drugo” Lebowski (Jeff Bridges), un fannullone pacifista che trascorre la sua vita tra partite a bowling con gli amici, erba e cocktail White Russian. Il suo modo di “prendere la vita come viene” viene sconvolto improvvisamente quando in casa sua fanno irruzione due sicari che, scambiandolo per l’omonimo e ricco magnate Lebowski, gli chiedono di pagare un debito, salvo poi accorgersi dello scambio di persona e andarsene urinandogli sul tappeto. Il tentativo di chiedere il “risarcimento” danni direttamente al pezzo grosso Lebowski lo catapulterà in un’avvincente e surreale avventura tra artisti folli, giocatori di bowling sopra le righe, riscatti, rapimenti e nichilisti.
Un film grottesco e imperdibile, divenuto un culto in tutto il mondo e ispiratore, fra le altre cose, di un nuovo movimento religioso chiamato Dudeismo, basato sullo stile di vita del “Drugo” Lebowsi interpretato con grande maestria da Jeff Bridges. Non solo: ogni anno in diverse città degli Stati Uniti si svolge il Lebowski Fest, in cui si radunano sosia dei personaggi del film. In Italia, una squadra di calcio dilettantistica toscana ha preso il nome di Centro Storico Lebowski, i cui tifosi reincarnano lo spirito sportivo del protagonista.
L ‘irascibile e violento John Goodman nei panni di un reduce del Vietnam, Steve Buscemi nel ruolo del passivo Donny, il pederasta Turturro che si crede una divinità del bowling (l’appariscente Jesus Quintana): una sfilza di personalità che contribuiscono a rendere il film uno straordinario inno al divertimento insensato. “Il grande Lebowski” è una pietra miliare del cinema: intramontabile, spassoso, pazzoide.