Negli anni Novanta in Giappone nasceva il fenomeno dei “Pokémon” e il mondo impazziva per i piccoli “mostri tascabili”, gli stessi che in questi giorni stanno facendo impazzire mezzo mondo per via del videogioco Pokémon GO. La nuova app per smartphone ha già mostrato quali rischi possa avere, visto che i giocatori inseguono i Pokémon nello schermo, che mostra loro il mondo reale ma che potrebbe distrarli dai vari pericoli, rischiando che si facciano male.
Allarmismi a parte, i Pokémon sono stati un fenomeno sin dall’inizio, nel 1996 si trattava solo di due videogiochi – Pokémon Rosso e Blu – arrivati da noi solo due anni dopo. Il successo fu così grande che nel 1997 era già pronto l’anime e da allora non si parlò d’altro che di queste bizzarre creaturine. Conoscete davvero bene il mondo dei Pokémon? Vi mettiamo alla prova svelandovi qualche curiosità.
Pokémon, i film
Dopo il successo dei videogiochi, a partire dal ’97 sono arrivati anche i film sui Pokémon, tutti i lungometraggi sono ambientati nel mondo immaginario creato da Satoshi Tajiri. Quest’ultimo era un informatico che da piccolo aveva la passione di collezionare insetti e proprio da lì ha avuto l’idea di creare questi strani esserini che tutto il mondo ama.
La mossa Splash
La parola fa venire in mente l’acqua ma non rientra nelle mosse ad essa correlate, infatti è una mossa di tipo Normale. Si tratta di un semplice errore di traduzione, quando è stata inserita era disponibile solo per i Magikarp. Deriva dalla parola giapponese che si può tradurre con “hop”, che lascia pensare più a un normale salto che a un tuffo in acqua.
Mareep
Pokémon di tipo Elettro, secondo alcuni si ispira al vello d’oro della mitologia greca ma potrebbe essere il riferimento al libro “Il cacciatore di androidi” di Philip K. Dick. Il titolo originale è “Do Androids Dream of Electric Sheep?” ovvero “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?”.
Pikachu
È uno dei Pokémon più celebri in assoluto, la sua fisionomia si ispira a diversi roditori e il suo nome deriva dalla parola onomatopeica “pikapika” che indica la scintilla e “chūchū“, che indica invece lo squittio del topo.
Hitmonchan and Hitmonlee
Nella versione giapponese i nomi di questi due mostriciattoli sono un omaggio al kickboxer Tadashi Sawamura e al campione di boxe Hiroyuki Ebihara. Nella versione occidentale l’omaggio è cambiato ma non è stato eliminato, infatti il primo si riferisce a Jackie Chan e il secondo a Bruce Lee.
Drowzee
La figura di questo Pokémon è basata su quella del tapiro, nella credenza popolare giapponese questo animale si nutre di sogni e incubi.
Mew e Ditto
Pare che Ditto sia una mutazione genetica malriuscita di Mew e poi ci sono altre coincidenze che li riguardano: possono usare la mossa Trasformazione, hanno lo stesso peso, un colore simile nella versione normale e lo stesso colore nella versione cromatica. I fan più sfegatati sapranno anche che si trovano nella Villa Pokémon, dove è avvenuta la clonazione di Mew, ma anche nella grotta Celeste, dove si trova Mewtwo.
Paras
Quando Paras si evolve in Parasect, il fungo sulla sua schiena cresce e prende il sopravvento, infatti i suoi occhi diventano bianchi. L’origine di questo Pokémon si potrebbe spiegare con una specie di fungo che cresce sugli insetti – cosa che spiegherebbe anche la scelta del nome del Pokémon evoluto, l’unione delle parole “parassita” e “insetto“.
I Pokémon sono commestibili
Il Pokédex è l’enciclopedia creata dal prof. Oak indispensabile per ogni allenatore di Pokémon. Proprio lì si legge che Farfetch’d è stato cacciato quasi fino ad arrivare all’estinzione, confermando quindi che le persone si nutrivano di Pokémon.
Un mondo in guerra
Nei videogames di prima generazione la quasi totale assenza di uomini adulti e le parole del luogotenente Surge lasciano pensare che ci sia una guerra in corso:
Ehi, tu! Cosa fai qui? Non ce la farai a vincere, puoi contarci! Devi sapere che i Pokémon elettrici mi hanno salvato in guerra! Hanno paralizzato i miei nemici! Proprio quello che succederà a te!
Non abbandonate i Pokémon!
Ci sono alcuni Pokémon che riescono ad evolversi di più se sono bene allenati. Pare che queste evoluzioni siano scatenate dalla loro paura di essere abbandonati, per questo motivo cercano sempre di migliorarsi velocemente riuscendo ad ottenere di nuovo l’affetto dei loro allenatori.
Poliwag
Questo Pokémon ha una spirale sulla pancia, i creatori si sono ispirati ai girini, infatti i loro intestini sono visibili e formano una spirale.
Slowbro
Questo è l’unico Pokémon capace di regredire, se lo Shellder sulla sua coda viene rimosso può tornare allo stato di Slowpoke. Pare che il suo aspetto sia ispirato a quello di un ippopotamo e il suo stile di vita a quello dei paguri.
Koffing e Weezing
I loro nomi originali sarebbero dovuti essere Ny e La (New York e Los Angeles) con riferimento all’alto tasso di smog presente nelle due grandi città.
Wobbuffet
Leggendo quanto il Pokédex racconta su questo esemplare, quello che sembra essere il suo corpo in realtà potrebbe essere solamente un’esca e il suo corpo effettivo potrebbe essere la coda nera con due occhi. Il Pokédex infatti riporta che Wobbuffet non è mai il primo ad attaccare e preferisce rimanere nell’oscurità, è solitamente docile ma diventa feroce se la sua coda viene attaccata; costruisce la sua tana nelle grotte per la notte e cerca sempre di tenere nascosta la sua coda perché potrebbe celare un segreto. C’è la stessa teoria per quanto riguarda Vanillite, Vanillish e Vanilluxe, secondo la quale il loro vero corpo sarebbe composto dai cristalli di ghiaccio e il resto sarebbe solo una copertura, un’esca.
Lavender Town Syndrome
C’è un fenomeno strano che accade quando si gioca a Lavandonia, la leggenda vuole che ci siano stati addirittura dei morti in Giappone. I primi casi si sono verificati poco dopo l’uscita di Rosso e Blu per Game Boy. Alcuni bambini tra i 7 e i 12 anni avevano riscontrato dei gravi disturbi dopo aver giocato a Pokémon Rosso o Verde, tra questi c’erano emicrania, apnea ostruttiva nel sonno, irritabilità, insonnia, dipendenza dal gioco, apatia ma anche tendenze suicide. Ad essere colpiti erano i bambini della suddetta fascia d’età che giocavano con cuffie o auricolari e arrivavano al punto di Lavandonia, che aveva un tema musicale molto particolare – a toni isocronici – con conseguenti effetti visivi. L’effetto si ripercuoteva solo su orecchie umane non completamente sviluppate, vale a dire quelle dei bambini, furono oltre 200 i casi di ragazzini che ebbero disturbi fisici e psicologici. Nei casi più gravi alcuni di loro morirono, soprattutto per suicidio.
Vullaby
Un altro dettaglio inquietante riguarda Vullaby, sembra un piccolo avvoltoio e si copre con delle ossa che lo proteggono, delle quali si libera nel momento in cui si evolve. Quello che dovrebbe essere il suo uovo, in realtà sembra essere una parte di teschio umano capovolta.