Non è la prima volta che la Toya Jackson parla dei figli del compianto fratello Michael. Già in passato si era espressa sul particolare momento che i ragazzi stavano passando in seguito alla tragica morte del padre. La cantante nell’ottobre del 2009 aveva rilasciato un’intervista al Mirror dove esprimeva chiaramente la sua preoccupazione per il futuro dei nipoti: Prince di 15 anni, Paris di 14 e Blanket di 10. La Toya aveva dettto:
Paris pensa sempre a lui e ne parla continuamente. Sta bene, scrive molto e indossa le sue camicie tutti i giorni. Le sue camicie hanno ancora il suo odore, e le fanno sentire il padre vicino. La camera da letto di Paris è ricoperta di poster di Michael e non smette di vedere suoi video. Dopo che è morto, ai ragazzi è stato consentito di andare alla casa dove abitavano e di prendere tutto ciò che volevano. Paris ha preso tutte le cose che avessero dentro una foto di suo padre e ha portato tutto nella sua nuova camera a casa di mia madre. Prince invece non ne parla per niente, non vuole nemmeno guardare i DVD, passa davanti alla TV senza fermarsi.Sono sempre tutti e tre insieme. Tutti e tre ricevono le lezioni scolastiche a casa, anche se tra loro dicono che Blanket va a scuola al piano di sopra perché effettivamente a lui le lezioni vengono impartite al primo piano. Tra loro non litigano mai. Michael insegnava solamente l’amore e, cavoli, ai ragazzi è riuscito a far capire molto bene le cose giuste e quelle sbagliate. Li ha fatti crescere estremamente bene.
Oggi a distanza di tre anni la La Toya Jackson ha elogiato la decisione del compianto Michael Jackson di coprire i volti dei figli in pubblico. La scelta di mascherare i ragazzi aveva il fine di proteggere i ragazzi dai riflettori, sua sorella La Toya pensa che fosse la cosa giusta da fare in quanto ha permesso loro di sperimentare la normalità quando erano lontani della loro celebre padre. Ora i bambini sono sotto la cura della loro nonna Katherine Jackson e sono apparsi in pubblico molto di più da quando Michael è morto da intossicazione acuta nel giugno 2009, La Toya crede che i loro volti sarebbero ancora anonimi se suo fratello fosse ancora vivo. In ogni caso la sorella di Michael non giudica il comportamento della madre anzi comprende le sue ragioni, ha dichiarato:
Mia madre sentiva che era giusto rendere pubblici i loro visi perchè hanno bisogno di sperimentare la vita per quello che è, mia madre sta facendo un lavoro incredibile con loro.
Sicuramente i ragazzi hanno capito solo oggi che sono più grandi il perchè il padre gli copriva il viso: garantirlgli un infanzia più normale possibile.