Ha appena vinto un Oscar per la sua interpretazione in “Fences” (Barriere), Viola Davis ha rilasciato un’intervista a People in cui racconta la sua scalata verso il successo.
Si è appena conclusa, peraltro, l’ultima stagione di “How to get away with murder” (Le regole del delitto perfetto) in cui Viola Davis regala sempre grandi interpretazioni nei panni di Annalise Keating. Durante la notte degli Oscar l’attrice è salita sul palco per ringraziare del premio ricevuto e non è riuscita a trattenere le lacrime. Molti attori in passato non hanno fatto segreto del fatto di essere cresciuti in famiglie povere o in luoghi degradati, Viola Davis ha parlato della sua infanzia su People, pubblicando anche l’unica foto che ha di quando era bambina.
L’unica foto che ho della mia infanzia è quella di me all’asilo. Ho quest’espressione in volto – non è un sorriso, non è un broncio. Lo giuro, questa è la ragazza che si sveglia tutte le mattine, che guarda intorno alla sua casa e pensa alla sua vita dicendosi “Non posso credere che Dio mi abbia benedetta”. Ero povera, così tanto che sapevo che avevo molto meno rispetto a chiunque fosse intorno a me. Il nostro ambiente, il nostro spazio fisico rifletteva le nostre entrate economiche. A casa le tavole si staccavano dal muro, le tubature erano scadenti, non avevamo telefono nè cibo e c’erano i ratti e tutto il resto.
Nel suo racconto Viola Davis ricorda che si copriva il collo e le orecchie durante la notte per paura che i ratti la mordessero, perché avevano mordicchiato le facce delle sue bambole. Nata a St. Matthews, nella Carolina del Sud, è cresciuta nel Rhode Island insieme agli altri cinque fratelli e sorelle. Tuttavia è riuscita a trovare il suo percorso, nonostante la povertà, e ha studiato alla Juillard. Si è fatta presto notare in ambito cinematografico, ottenendo una candidatura come miglior attrice non protagonista per “Il dubbio“. A confermare il suo talento è stato un altro film, “The Help“, per il quale ha ottenuto la candidatura come migliore attrice. Nel corso degli anni sono arrivati numerosi premi e riconoscimenti, il Time l’ha inserita tra le 100 persone più influenti al mondo nel 2012 e alla terza candidatura – stavolta come migliore attrice non protagonista – si è aggiudicata l’Oscar per “Fences“, in un ruolo che aveva già interpretato a teatro due anni fa. Solo due mesi fa, poi, la stella sulla Walk of Fame. I suoi sentiti ringraziamenti sul palco hanno lasciato trasparire la sua voglia di riscatto e i grandi traguardi raggiunti con fatica, nell’intervista rilasciata a People ha dichiarato di non dare mai nulla per scontato, nemmeno il fatto di avere un frigorifero in casa.