Jonas Carpignano, 33 anni, è cresciuto tra New York e Roma e lavora nel mondo del cinema dal 2006, la sua grande passione lo ha portato a scoprire la piana di Gioia Tauro e le sue storie: tra queste c’è quella che ha dato vita al film “A Ciambra“.
Prima di arrivare a tutto questo Jonas Carpignano aveva diretto il corto “A Chjàna” nel 2012 e poi il corto “A Ciambra“, oggi diventato il film che troverete nelle sale a partire dal 31 agosto. Alla produzione c’è il nome altisonante di Martin Scorsese, che ha supportato il film tramite il fondo che ha creato proprio per registi emergenti. Pio Amato e gli altri attori del film non sono professionisti, questo rende ancora più autentica la storia che Carpignano ha voluto raccontare, partita da un evento che gli è accaduto davvero. Quando una macchina viene rubata a Gioia Tauro, ha spiegato il giovane regista, la prima cosa da fare è andare nel quartiere della comunità rom che si è stabilita nella piana, la Ciambra, appunto:
Abbiamo dovuto aspettare tre giorni prima che ci fosse restituita, perché era appena morto il nonno di Pio e le trattative non potevano iniziare prima dei funerali.
L’incontro con Pio ha colpito subito Jonas, soprattutto nel vedere un bambino, appena adolescente, intento a fumare e a dedicarsi ai furti, anziché vivere come tutti i suoi coetanei. Trovate un assaggio del film nelle clip in fondo all’articolo, “A Ciambra” esce il 31 agosto ed è già stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI, la motivazione:
È la conferma di un talento viscerale, crudo e generoso. Un’opera potente che si immerge nei meandri di una comunità volutamente dimenticata per ripensare il senso di un’identità – etica e politica – in crisi. Un romanzo di formazione ad altezza di sguardo e disperatamente aggrappato al corpo dei protagonisti. Un film corale, un canto lucido. Il film sarà in sala dal 31 Agosto.
A Ciambra, la sinossi
Nella Ciambra, una piccola comunità rom nei pressi di Gioia Tauro, Pio Amato cerca di crescere più in fretta possibile, a quattordici anni beve, fuma ed è uno dei pochi in grado di integrarsi tra le varie realtà del luogo: gli italiani, gli immigrati africani e i membri della comunità rom. Pio segue ovunque suo fratello Cosimo, imparando il necessario per sopravvivere sulle strade della sua città. Quando Cosimo scompare le cose per Pio iniziano a mettersi male, dovrà provare di essere in grado di assumere il ruolo di suo fratello e decidere se è veramente pronto a diventare un uomo.
A Ciambra, i video
Pio
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La partita
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Trailer
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