Era prevedibile e ora sta succedendo davvero: il caso di Harvey Weinstein ha sollevato un polverone e la valanga di accuse è destinata a non fermarsi.
Dopo le decine di denunce contro il noto produttore, è il turno di un agente delle star. Si tratta di Tyler Grasham, accusato da più persone di molestie sessuali. L’agente dell’APA ha lavorato in molti casi con baby star. Finn Wolfhart, giovane attore di “Stranger Things“, in seguito alle accuse contro Grasham, ha deciso di lasciare l’agenzia.
Come nel caso Weinstein, tutto è partito da una singola accusa che ha dato ad altre vittime il coraggio di parlare. Tanto per capire l’entità del problema, com’era già stato fatto presente, non riguarda solo le donne. Ad accusare Tyler Grasham, infatti, sono dei giovani attori. Blaise Godbe Lipman è stato il primo, ha raccontato che era adolescente quando l’agente lo fece ubriacare per poi cercare di approfittarne. Gli disse di non parlarne con nessuno, altrimenti gli avrebbe rovinato la carriera. Una minaccia che torna sempre, come sarà facile notare, ma che ha perso di valore adesso che dopo il crollo del potente Weinstein nessuno ha più paura.
Lucas Ozarowski ha raccontato che Tyler Grasham lo aveva portato a una festa organizzata da un altro agente dell’APA. Anche in quel caso l’agente cercò di fare ubriacare il ragazzo, Ozarowski racconta che a un certo punto iniziò a lasciare i drink in bagno ma aveva lasciato il suo telefono a casa di Grasham, quindi non avrebbe potuto chiamare nessuno per andare via. Tornarono a casa dell’agente e mentre il ragazzo era sul divano intento a chiamare Uber, ha raccontato, Grasham gli ha abbassato i pantaloni, mettendogli le mani sui genitali. Ozarowski a quel punto si è alzato ed è andato via, nel suo racconto ha pubblicato anche gli screenshot dei messaggi ricevuti dall’agente.
Non è finita qui, perché alle accuse si è aggiunto anche Jordan Gavaris, attore di “Orphan Black”. Quando è stato molestato da Grasham aveva 21 anni, sostiene che l’agente dell’APA gli avesse fatto domande inopportune sulla sua sessualità, lasciando intendere anche che avrebbe potuto influenzare la sua carriera, positivamente o negativamente. Oltre a Wolfhart, a seguito di queste accuse, anche Cameron Boyce di “Descendants” ha lasciato l’agenzia,