Il tempo scorre in avanti in Gomorra, ma nessuno dimentica niente. Neanche la storia lo fa, decisa com’è a ripetersi costantemente in un loop subdolo di rimandi al passato e ricorsi che già avevamo avuto modo di vedere.
¡Hasta la muerte!
Un anno dopo i fatti della prima puntata e la morte di Pietro, il “figlio del Re” Genny Savastano incontra il suo nuovo contabile Gegè (Edoardo Sorgente), un giovane ragazzo in gamba “che ha studiato in Inghilterra, ma è di Secondigliano” e che gli ha trovato la splendida villa in cui vive con Azzurra e il figlioletto.
Genny gli ordina di prelevare tutti i soldi e di raggiungere il suo compare Joaquin, il narcotrafficante onduregno che ultimamente ha qualche difficoltà con la concorrenza. Niente di più semplice per un boss che ha pieni poteri: i rivali di Joaquin vengono uccisi in un supermercato nella notte, fatti a pezzi nel reparto macelleria e gettati in un lago chiusi in una valigia, in una scena di “suburriana” memoria. I due criminali rinnovano la loro amicizia, fino alla morte.
Gegè, ragazzo sveglio e intrallazzone, sembra un altro di quei personaggi secondari che ruotano attorno alla camorra: affascinato dal potere e dagli affari della “mala” fino a che, una volta entratoci dentro per bene, non vede personalmente le nefandezze che si è costretti a fare.
Il ragazzo si ritrova invischiato in circostanze spiacevoli senza sapere come tirarsene fuori. La sua sicurezza iniziale rimanda un po’ alla spavalderia del commercialista Musi (Il Ruggito della Leonessa, S01 E05), che finì col suicidarsi per sfuggire ai problemi.
I suoi problemi cominciano quando viene presentato a Giuseppe Avitabile (Gianfranco Gallo), il suocero di Genny che ha scontato un anno di purgatorio in carcere. Il boss di Ostia ha fiuto per le menzogne e fin da subito appare contrariato dinanzi all’assunzione di Gegè a discapito dei suoi uomini fidati, nonostante questi gli abbia fatto fruttare dei grossi guadagni mentre era lontano. Vuole vederci chiaro e chiaro ci vedrà.
Genny sta infatti tramando da tempo contro il suocero e le carte che gli sono state mostrate sono fasulle: le proprietà e i guadagni sono una finta strategia per calmare le acque, mentre in realtà sta facendo affari nascosti allo scopo di farlo fuori.
Il profumo di Scianèl, intanto, si fa sentire anche da lontano. Pur non vedendola veniamo a conoscenza della sua espressa richiesta a Patrizia circa il ritrovamento di Marinella, ex fidanzata del figlio Lelluccio. La “iena” Scianèl vuole pagarla profumatamente per convincerla a non testimoniare contro di lei. Patrizia si consulta con Genny e alla fine, controvoglia, esegue raggiungendo Marinella nascosta (a quanto pare non bene) sotto falso nome in un centro estetico forzandola a collaborare.
Il padre di Azzurra è infine arrivato a scoprire la verità e a farne le spese è il solito Gegè, che si ritrova tra due fuochi. Niente sfugge alla malavita, neanche le faccende private. Avitabile raggiunge il fidanzato di Gegè e lo minaccia duramente. L’immobiliarista non può che scegliere suo malgrado di raccontare dell’inganno di Genny.
Al compleanno di suo nipote Pietro, Don Giuseppe scopre un “affare” di Genny che gli era stato tenuto nascosto. Contemplando il da farsi, la musica dei Mokadelic ci accompagna verso l’ignoto della puntata successiva.