“Se gli succede qualcosa, io non ti perdono“.
Quando una madre perde un figlio non c’è più Santo che tenga: Azzurra è disposta a tutto per riavere suo figlio Pietro, rapito da suo nonno Don Avitabile. Rivolge la minaccia a Genny che sconvolto si prodiga immediatamente a risolvere la situazione. Il suocero è inviperito con lui e ha fatto rapire la piccola creatura per ottenere un incontro con Genny.
Il giovane Savastano sembra avere le mani legate e già si sente costretto ad accettare ogni richiesta. Si rivolge prima a Patrizia, poi a Ciro. Cosa fare? E cosa vogliono i Confederati da lui?
E’ molto semplice: Enzo e i suoi dovranno comprare la roba da loro, alle loro scomode condizioni. Sangue Blu è ancora in ospedale, l’occhio fasciato. Anche lui sembra avere le mani legate: o sottostà agli accordi oppure può dire addio alla sua alleanza con Gennaro. Sangue Blu deve ingoiare il rospo; lui che aveva giurato vendetta per la morte di Carmela (in realtà commissionata dallo stesso Gennaro). Genny furbescamente gli promette che l’avrà.
Valerio O’Vocabolà va dagli uomini di Sangue Blu a riportare le sconvolgenti novità: ora lavoreranno sotto i Confederati. A niente servono le rimostranze della banda, che da quando era divenuta padrona di Forcella esaltava i valori quali le scelte senza capi e socialità. Ma così è e bisogna fare di necessità virtù. Muti.
I fratelli Capaccio da cui devono comprare la roba fanno i prepotenti e per evitare nuovi tradimenti istituiscono una sorveglianza permanente sulle scimmiette di Forcella. Intanto la iene Scianel che fa? Gongola. Ora che “Genny bello” è in disgrazia lei vuole prendersi tutto il potere. Da quant’è che a Secondigliano non comanda una donna? Troppo, e lei scalpita per il seggio vacante. Ad aiutarla in questa impresa c’è Patrizia, ormai passata dalla parte sua e pronta a fare il doppio gioco con Gennaro.
Gennaro intanto è stato ai patti, ma non basta. Deve rimborsare i danni morali ai Confederati: prezzo 3 milioni di Euro. E anche stavolta è costretto a ingoiare il boccone amaro, per il bene del figlio, per il bene della moglie Azzurra sempre più disperata.
Ma intanto all’interno del clan di Sangue Blu qualcuno alza la cresta e fa di testa sua. Grave errore. Arrotondano per conto loro, non stanno ai patti e questo si ripercuote sul piccolo Pietro che non fa ritorno a casa.
Genny è furibondo, ma l’Immortale ha la soluzione come sempre. Bisogna consegnare le teste dei due traditori ai Confederati. Di notte, al porto, i due vengono pestati a sangue di fronte ai fratelli Capaccio. In più vengono giustiziati e gettati in acqua, o almeno così pare. In realtà indossavano giubbotti antiproiettile e quando i Capaccio se ne vanno vengono intimati di scappare e non farsi più vedere. Così Ciro Di Marzio riesce a salvare capra e cavoli.
La creatura torna finalmente a casa e Azzurra è al settimo cielo. Così come al settimo cielo è Scianel, che nella sua reggia di Secondigliano si congratula con Patrizia per come sono andate le cose. Gennaro è stato raggirato come un burattino. Con sguardo colmo di complicità Donna Annalisa brinda a se stessa in compagnia della sua nuova compagna di sotterfugi.
Le puntate precedenti di Gomorra 3:
- Episodio 1: Viva il Re!
- Episodio 2: Hasta la muerte
- Episodio 3: Inferno
- Episodio 4: Il filo e la Moira
- Episodio 5: Sangue Blu
- Episodio 6: Come nascere
- Episodio 7: Sangue del mio sangue
- Episodio 8: Guerra aperta
- Episodio 9: Giuda!