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8 cose che forse ancora non sai sui film della Disney

La Disney, si sa, quando si parla di film d’animazione è una vera e propria istituzione. Dietro ogni film ci sono storie incredibili da raccontare e tante curiosità. Uno spettatore particolarmente attento potrebbe scovare tantissimi omaggi e riferimenti ma trovarli davvero tutti e conoscere tutti i retroscena è davvero impossibile. Ne abbiamo raccolti alcuni che forse potrebbero esservi sfuggiti… Pronti a scoprirli?

Aladdin

Avete mai notato una certa somiglianza tra Aladdin e Tom Cruise? Il motivo è semplice: gli animatori si sono ispirati proprio all’attore di “Top Gun”. Per i pantaloni indossati dal protagonista, invece, l’ispirazione è stato MC Hammer. Nella versione originale, la voce del Genio è quella dell’indimenticabile Robin Williams. L’attore aveva solo poco tempo a disposizione per registrare le sue parti, riuscì quindi a procurare 16 ore di registrazioni in cui recitava le sue battute in 20 modi diversi. Così facendo, ha permesso di scegliere quelle che si sarebbero adattate meglio all’animazione.

Dumbo

Il film con protagonista l’elefantino dalle grandi orecchie è anche il più breve dei classici Disney. Dura, infatti, solo 64 minuti. Il film usciva nel 1941 e si è quasi guadagnato la copertina del Time, che avrebbe voluto omaggiarlo e decretarlo “Mammifero dell’anno”. La Guerra e i fatti di Pearl Harbor portarono la redazione ad optare per una copertina più seria, inserendo comunque un piccolo omaggio all’interno della rivista.

Pinocchio

In ogni film della Disney c’è un omaggio a Topolino. La sua sagoma è diventato un vero e proprio marchio e in qualche modo viene inserita sempre in una scena. Nel caso di “Pinocchio”, è una sedia ad avere la forma della celeberrima testa di Topolino. Si può vedere quando Geppetto tiene in braccio Pinocchio, che nel frattempo ha un dito in fiamme.

Alla ricerca di Nemo

Il film uscito nel 2003 (Disney Pixar) ha reso amatissimi i pesci pagliaccio. Al punto che la domanda di questi pesciolini è aumentata tantissimo e in alcune aree la specie è stata messa a rischio. Sempre a proposito del film, il grande squalo bianco Bruce prende il suo nome da quello meccanico utilizzato per il cult “Lo Squalo“.



La Sirenetta

Per restare ancora “in fondo al mar”, passiamo alla temibile Ursula. Per questo personaggio gli animatori si sono ispirati alla drag queen Divine. Nella scena iniziale del film, se si osserva attentamente, si possono notare alcune comparse particolari, come Kermit la rana o Pippo e Topolino.

La sindrome di Bambi e quella di Cenerentola

Vi è mai capitato di sentir parlare della “sindrome di Bambi”? La manifestano persone estremamente sensibili, e che si battono per i diritti altrui. Esiste anche il cosiddetto “effetto Bambi”, tipico di chi è contrario alla caccia di animali perché tende ad antropomorfizzarli. Succede spesso con i cerbiatti così come con gli orsi, perché a molte persone ricordano appunto personaggi di fiabe e film d’animazione. La sindrome di Cenerentola invece colpisce le donne che hanno paura di essere indipendenti e fanno affidamento sull’arrivo del “principe azzurro”, sviluppando una forte dipendenza affettiva.

Rapunzel

C’è una sindrome anche per Raperonzolo, riferita alla sua leggendaria lunga chioma. Ne soffre chi sviluppa la compulsione di mangiarsi i capelli, con effetti anche gravi sulla salute. Passando al film vero e proprio, uscito nel 2010 riscuotendo un enorme successo, è stato il film d’animazione più costoso in assoluto, realizzato con un budget di 260 milioni di dollari.

La bella addormentata nel bosco

Sebbene il film, fin dal titolo, sia incentrato sulla storia di Aurora, lei compare per pochissimo tempo. Ha solo 18 battute e si vede in totale per 18 minuti. Questo non le ha impedito di entrare a far parte delle principesse Disney. Anche Aurora ha dato il nome ad una sindrome, quella della “bella addormentata”, per l’appunto. Si tratta di una condizione piuttosto rara che causa una forte sonnolenza, della durata variabile, che compromette la vita sociale e lavorativa della persona che ne è affetta. Il vero nome è sindrome Klene-Levin. Tornando al film della Disney, avete mai notato una somiglianza con “La bella e la bestia“? Non è l’unico caso in cui gli animatori hanno dovuto risparmiare e hanno recuperato frame di altri film. È successo in occasione del ballo tra Aurora e il suo principe, preso pari pari dall’altro film per risparmiare. La stessa cosa è successa ne “Il libro della giungla“, dove si può notare che Baloo è molto simile a Little John. In “Robin Hood”, invece, la gestualità di Lady Marion è stata recuperata da “Biancaneve e i sette nani”.


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