Tra le varie produzioni che in queste settimane hanno subito un arresto e sono state posticipate c’è anche “Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo”.
Ad annunciarlo è stato Chris Meledandri della Illumination, l’emergenza coronavirus ha costretto gli studios di Parigi a chiudere. I lavori si sono fermati, per cui sono slittati i tempi di consegna e, di conseguenza, anche quelli della release del film. Gli studi Illumination Mac Guff sono attualmente chiusi, anche la Francia è in stato di quarantena e sono rimaste aperte solo le attività essenziali. Questa la dichiarazione di Meledandri:
In risposta alla gravità della situazione in Francia, stiamo temporaneamente chiudendo il nostro studio di Illumination Mac Guff a Parigi. Con questa decisione, ci atteniamo alle indicazioni del Governo francese, facendo il possibile per rallentare la diffusione del virus, occipandoci della salute dei nostri artisti e delle loro famiglie. Questo significa che non saremo in grado di concludere i Minions: The Rise Of Gru in tempo per le date di release globali programmate per fine giugno e inizio luglio. Mentre noi tutti siamo alle prese con l’enormità di questa crisi, dobbiamo mettere in primo piano la sicurezza e la protezione dei nostri dipendenti. Non vediamo l’ora di trovare una nuova data d’uscita per il ritorno di Gru e dei Minions.
“Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo” è un prequel di “Cattivissimo me“, che racconta l’ascesa di Gru, doppiato da Steve Carell nella versione originale e da Max Giusti in quella italiana. Si tratta, inoltre, del sequel di “Minions“, lo spin-off di “Cattivissimo me” uscito nel 2015 e che ha riscosso grande successo grazie ai suoi buffi protagonisti. Sono moltissime le produzioni cinematografiche in stand-by a causa dell’emergenza coronavirus. L’industria cinematografica è stata pesantemente colpita dalla crisi globale, sia l’Italia che gli altri Paesi stanno richiedendo supporto ai lavoratori di settore e nel frattempo Netflix ha annunciato una donazione di 100 milioni di dollari per supportare coloro che operano nell’industria cinematografica, dagli artisti ai tecnici, in questo momento difficile, in cui tutto è ancora in fase di definizione.