Una conversazione immaginaria tra sceneggiatori immaginari, per una recensione di un film che parla di immaginazione. Nel mondo reale, in “Peter e Alice” ci sono Brenda Chapman alla regia o Marissa Kate Goodhill alla sceneggiatura. Il film è disponibile in esclusiva su Prime Video.
Com’è andata la scrittura
Interno giorno, sceneggiatore 1 e sceneggiatrice 2 si interrogano sui temi del film
S1, mordendo una mela, parla con la bocca piena: è da un sacco che non vado al cinema, cosa va di moda ora?
S2: i remake. E l’inclusività, assolutamente. I remake inclusivi, meglio.
S1, posa la mela e scarabocchia con la matita: ok, allora facciamo famiglia mista?
S2: sì, altrimenti ci linciano, siamo d’accordo.
S1: cos’è che non è stato riadattato, finora?
S2: bella domanda. [pensa intensamente]. Alice nel Paese delle meraviglie?
S1: ma che dici, l’ha rifatto pure mio cugino quello ormai. Poi c’è la versione di Tim Burton, non si può competere.
S2: ma dai, quello è pessimo. Noi abbiamo Alice nera, non una bianca privilegiata e inespressiva come Mia Wasikowska.
S1: Dici che possiamo fare di peggio?
S2: è difficile, ma è sempre importante provarci e crederci. Alice però la vorrei tenere sul biondo, riesci a immaginartela coi capelli scuri? Io no. Per non farci criticare, diciamo che ci siamo ispirati solo un po’. Anzi, ideona, perché non facciamo un mashup con un’altra storia? Che ne so, che ti viene in mente se pensi alla Londra vittoriana?
S2: Big Ben, cibo di merda, tempo peggio, Mary scassa palle Poppins?
S1: Ma non è vittoriana Mary Poppins.
S2: Jack lo Squartatore?
S1: ma ci sono i bambini!
S2: boh allora non saprei… Ho trovato, Peter Pan!
S1: anche quello, mai rivisitato da nessuno. Daje! Che ne dici se è nero pure lui? Ribaltiamo ‘sti stereotipi, su! I bambini sperduti… ispirati ai cataloghi Benetton. Stanno lì sullo scaffale.
S2: comunque sono due storie belle impegnative, ci mettiamo tutti i personaggi?
S1: quelli che riusciamo, sì.
S2, arrossisce: beh, sai, io il cappellaio lo vorrei!
S1 fa ricerca su Google, poi gira lo schermo del PC e lo mostra a S2: basta che sia nero, inclusivo. Avrei pensato a qualcosa del genere, a lui, che ne dici?
S2: zio ma questo è Papa Legba!
S1: beh, è black abbastanza, o forse troppo? Ma dai, un po’ di voodoo ci sta sempre.
S2: ma sembra quello di American Horror Story!
S1: “una favola dark”, già mi vedo la tagline.
S2: per la mamma invece dicevamo di chiamare Angelina Jolie.
S1: bravi, geniali, ottima idea. Inclusivissima, tormentata il giusto. Poi ha fatto Maleficent, starebbe bene a fare la regina di cuori.
S2: Ma dopo Elena Bonham Carter…
S1: Chi? Oh, sto parlando di Lara Croft!
S2: Va bene, dai. Mi sembra tutto, passiamo ai temi. L’inclusività su Netflix te la fanno mettere proprio come clausola nel contratto.
S1: ma è Prime Video!
S2: vabbè, uno vale l’altro. Che altro ci mettiamo?
S1: Razzismo, ma velato, come si confà ai vittoriani.
S2: Ok, segno. Poi?
S1: Che so… problemi economici?
S2: daje. [pensa]. Peccato tutta ‘sta storia di Johnny Depp, guarda. Sennò ci veniva un perfetto minestrone di tutto quello che ha fatto nella sua carriera.
S1: a proposito, ci vuole un bel po’ di dramma. Che dici, ci mettiamo un lutto?
S2: sì, anche se per quello ci sta meglio la Kidman, ma vabbè. Senti, un po’ di alcolismo?
S1: sì, vittorianamente.
S2: ho disegnato intanto la mia idea di Peter Pan. Per il cappello mi sono ispirata a mio zio alpino. Un po’ pure per l’alcolismo.
S1: che dici, andiamo nella sala cavie a leggere lo script?
Sala cavie, dopo la lettura dello script.
S1: … fine.
Applausi perplessi in sala.
S2: Direi che è tutto, qualcuno ha domande da fare?
Spettatore in terza fila alza la mano e prende la parola: io a dire il vero sarei un po’ confuso, signore. Non ho capito bene quale sia la trama. Cosa vuole dirci questo film? Con quale pretesto vorreste usare i personaggi di Barrie e Carrol? O meglio, dove stanno andando a parare? C’è un messaggio preciso che volete mandare agli spettatori? Se c’è, io non l’ho visto.
Spettatrice in quinta fila, si risveglia e prende la parola: Infatti, cosa volte dirci? Che il razzismo è una brutta storia? Che diventare grandi è una merda? Che l’LSD è la soluzione a tutti i problemi? C’è della confusione.
S1 e S2 osservano il pubblico compiaciuti, riordinano i fogli come fanno i giornalisti a fine telegiornale e uscendo dalla sala salutano la platea: Va bene così, avete centrato il punto.
Gli spettatori bisbigliano.
F4.
Fine.