Il 9 giugno 1993 Steven Spielberg segnava la storia del cinema (ancora una volta) con l’uscita di “Jurassic Park”. Il celebre film si basa sul libro di Michael Crichton, il regista ne acquistò i diritti ancor prima della pubblicazione per non perdere l’occasione di adattare la storia per il grande schermo. L’idea iniziale di Michael Crichton era quella di far ruotare la trama attorno a uno studente universitario in grado di ricreare i dinosauri, ma in seguito decise di concentrarsi sull’idea della clonazione. Lo scrittore ne parlò a Steven Spielberg mentre lavoravano alla serie di “E. R. – Medici in prima linea” e il regista, entusiasta dell’opportunità di dar vita al progetto, è riuscito nell’intento quando la Universal ne ha acquisito i diritti. Prima della pubblicazione, infatti, Crichton fece la proposta a diverse case di produzione, a determinate condizioni. Spielberg mise su una squadra per “dare vita” ai dinosauri, che fecero sognare milioni di spettatori in tutto il mondo, girando le scene tra le Hawaii, il Costa Rica, la Repubblica Dominicana e la California. “Jurassic Park” diventò un vero e proprio fenomeno e che segnava un enorme cambiamento nell’ambito degli effetti speciali. Da questo primo film, sceneggiato da Michael Crichton e David Koepp, sono nati ben cinque sequel. I protagonisti della storia sono il paleontologo Alan Grant (Sam Neill) e la paleobotanica Ellie Sattler (Laura Dern), invitati a Isla Nublar dal miliardario John Hammond (Richard Attenborough) per conoscere da vicino il suo ambizioso progetto. Grazie al progresso tecnologico, Hammond è riuscito a finanziare delle sperimentazioni per riportare in vita i dinosauri e vuole renderli i protagonisti di un parco divertimenti sull’isola, con la convinzione di poter avere il controllo totale sulla natura.
10 cose che forse non sapevi su Jurassic Park
Tutti paleontologi!
Sia il libro che il film generarono un’ondata di entusiasmo ed interesse verso i dinosauri, al punto che subito dopo si vide un incremento degli studenti di paleontologia. Il film fu realizzato con il supporto e la supervisione del paleontologo Jack Horner, sul quale in parte è basato il personaggio di Alan.
A partire da un pollo
Nel 2005 la paleontologa Mary Schweitzer ha trovato cellule e tessuti nelle ossa fossilizzate di un T. Rex e si iniziò a parlare dell’effettiva possibilità di clonare i dinosauri. Jack Horner nel 2009 ha pubblicato un libro sull’argomento (al quale lavorava proprio dal 2005), “Come costruire un dinosauro”, dicendo che la possibilità di riportare in vita un dinosauro non è da escludere del tutto e del suo piano di farlo partendo dal DNA di un pollo. Questa sua idea è alla base di “Jurassic World”, uscito nel 2015.
Harrison Ford
L’attore della saga di “Indiana Jones” era stato interpellato per rivestire il ruolo di Alan Grant ma declinò l’offerta. Harrison Ford disse di non sentirsi adatto alla parte e lo confermò anche dopo l’uscita del film: si vedeva maggiormente come un attore da film d’azione piuttosto che come paleontologo; inoltre, il ruolo avrebbe rischiato di essere troppo simile a quello di Indiana Jones e di sicuro non avrebbe giovato alla sua carriera.
George Lucas
La realizzazione di “Jurassic Park” fu particolarmente impegnativa, soprattutto considerate le tecnologia disponibili all’epoca. Allo stesso tempo, però, era una sfida entusiasmante, che Spielberg ha voluto condividere con l’amico George Lucas, che ha supervisionato montaggio e post-produzione del film mentre Spielberg era impegnato sul set di “Schindler’s List”.
John Williams
A proposito di “Schindler’s list” e George Lucas, un altro elemento che li accomuna è John Williams. Il celebre compositore aveva già lavorato con successo al fianco di Spielberg, aggiudicandosi un Oscar per “Lo squalo” nel 1975 (e due anni dopo per “Star Wars” di George Lucas) e successivamente ne vinse altri, tra cui quello per la colonna sonora di “Schindler’s list” ed “E. T. – L’extraterrestre”. Williams e Spielberg hanno lavorato insieme anche per “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, “I predatori dell’arca perduta”, “Indiana Jones e il tempio maledetto”, “L’impero del sole”, “Indiana Jones e l’ultima crociata”, “Hook – Capitan Uncino”, “Salvate il soldato Ryan”, “A. I. – Intelligenza artificiale”, “Prova a prendermi”, “Munich”, “Le avventure di Tintin”, “War horse” e “Lincoln”.
Il terrore sul set
Il T. Rex terrorizzò davvero tutti coloro che erano presenti sul set. Le atmosfere del film avranno agevolato la suggestione, ma il T. Rex, come ha raccontato la produttrice Kathleen Kennedy, ogni tanto andava in tilt e si azionava da solo. Un giorno, in particolare, mentre la troupe era a pranzo, l’enorme dinosauro iniziò a muoversi da solo, tanto che qualcuno scappò via urlando. Solo in seguito capirono che i malfunzionamenti erano causati dalla pioggia.
Un tirannosauro che ruggisce come un pinguino?
Come si fa a riprodurre il verso terrificante di un tirannosauro? Combinando quelli di più animali, tra cui il pinguino, la tigre, il cane, l’alligatore e l’elefante.
Elogi agli effetti speciali
Come già detto, quando uscì “Jurassic Park” lasciò tutti stupefatti soprattutto per gli effetti speciali, particolarmente avanzati per l’epoca. L’impatto fu lo stesso per i critici, che elogiarono in particolare gli effetti: uno di loro, Stanley Kauffman, disse che Jurassic Park faceva sembrare King Kong “qualcosa che provenisse dalla parata del Giorno del Ringraziamento”. Qualcun altro, però, sosteneva che la storia non fosse abbastanza avvincente proprio perché troppo concentrata sugli effetti speciali e il voler stupire il pubblico, senza offrire contenuti.
Una coppia nata sul set
Dopo essersi conosciuti proprio sul set di “Jurassic Park”, Laura Dern, che interpreta Ellie Sattler, e Jeff Goldbum, che interpreta Ian Malcom, sono stati insieme per due anni, dal 1995 al 1997. Il flirt tra i due è visibile anche in una scena del film, quella in cui discutono della teoria del caos, intorno al quarantasettesimo minuto.
Il casting di Ariana Richards
In “Jurassic Park” Ariana Richards interpreta Alexis “Lex” Murphy che, insieme a George Castiglia nei panni di Timothy Murphy, è la nipote di Hammond. La sua audizione andò così: lei davanti alla telecamera a urlare più forte che poteva. Steven Spielberg voleva vedere quanto fosse in grado di mostrare il suo terrore e in seguito la stessa Richards ha raccontato di aver scoperto il criterio di selezione del regista. Di tutte le bambine visionate, Ariana era stata l’unica in grado di svegliare la moglie di Spielberg che dormiva sul divano, costringendola ad alzarsi e andare a controllare se fosse tutto a posto: la prova del fatto che fosse stata convincente.