L’ex agente dei vip Lele Mora fino a qualche anno fa dominava incontrastato il parterre di programmi televisivi e serate in discoteca con i personaggi noti e meno noti della sua scuderia, oggi è detenuto da più di un anno nel carcere milanese di Opera per bancarotta fraudolenta. Disperato, più di una volta in questi mesi ha sentito il bisogno di chiedere soccorso visto anche il suo precario stato di salute. A parlare pubblicamente a suo favore il deputato del Pdl Alfonso Papa che ha dichiarato alla stampa:
Mora è dimagrito di 50 chili in un anno e sta vivendo giornate di drammatico travaglio con cristiana rassegnazione. È ormai rassegnato alla condizione di persona mangiata viva da quella macchina infernale che è la carcerazione preventiva, nonostante abbia fornito la massima collaborazione.
Lele Mora | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
Il deputato Papa sa benissimo come si sta in carcere visto che nell’Estate del 2011 è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulla P4, per poi trascorrere 101 giorni nel carcere di Poggioreale. Nonostante il suo disagio Mora non riesce prorpio a stare lontano dai riflettori. A quanto pare l’agente ha scritto dalla sua cella un memoriale in esclusiva per settimanale Chi e il quotidiano L’Unione Sarda. In particolare parla della Sardegna e ricorda con nostalgia i tempi in cui trascorreva estati intere in Costa Smeralda circondato dagli amici più cari. Nelle sue note scrive:
Sono tre anni che ormai sono assente dalla Costa Smeralda, ma il calore della Sardegna continua ad avvolgermi ancora oggi e vi spiego il motivo. I miei angeli custodi, ovvero la polizia penitenziaria, sono quasi tutti sardi. Loro mi accudiscono giorno e notte. La polizia penitenziaria è gente che a volte viene descritta in modo negativo. Per me sono persone: gentili, premurose e attente. Guai a chiamarli “secondini”, hanno stipendi miseri, fanno un lavoro quasi da psicologi e mi aiutano per non sentire il peso del quotidiano dietro le sbarre. Come mi rendono meno amare le giornate? Semplice: mi raccontano la storia di quella terra magica chiamata Sardegna. E allora parliamo della Costa Smeralda.
Il memoriale in versione integrale è disponibile su Chi e L’Unione sarda e da spazio a tutti i ricordi piacevoli di Lele Mora che sfogandosi ha ritrovato qualche momento di serenità.