Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità: così ha definito Vasco Rossi le sue nozze, celebrate, finalmente, ieri pomeriggio a Zocca. Vestito con una semplice camicia bianca e una giacca nera, il rocker, intorno alle ore 17, ha sposato la sua Laura Schmidt, dopo ben 25 anni di convivenza. Testimoni: Luca, il figlio 21enne della coppia, e la sorella della sposa Liliana. Oltre al sindaco della cittadina dove i due risiedono da sempre, che è amico di famiglia e compagno di tressette del cantante, Francesco Bagnaroli, erano presenti le mamme degli sposi, la “tata” di Vasco e pochi parenti di Laura.
Dopo la breve celebrazione, così come Vasco Rossi aveva annunciato, non si è tenuta nessuna festa. Anzi, il cantante, appena arrivato a casa, si è immediatamente connesso a Facebook, dove ha caricato uno dei suoi ormai famosi “clippini” da condividere con tutti i suoi fan. Indossando ancora la camicia delle nozze, Vasco è apparso molto felice nel mostrare a tutti la fede in oro bianco che ora porta al dito. E con in sottofondo una delle sue canzoni, ironicamente ha detto:
Bene, diciamoci la verità, anche questa è andata. Vedete adesso siamo regolari e diciamo che siamo rientrati nella legalità e siamo usciti dalla clandestinità.
Vasco Rossi, infatti, nei giorni scorsi ci aveva tenuto a precisare che per lui il matrimonio, più che una festa, sarebbe stato una sconfitta perché a questo grande passo è stato spinto solo dalla necessità di assicurare alla sua compagna gli stessi diritti di successione dei suoi figli, cosa che non è prevista in Italia per le coppie di fatto.
Per questo è necessario che io firmi un contratto di matrimonio civile. Io che ho sempre considerato il matrimonio come una ben triste condizione di vita: obbligati a vivere insieme per sempre e per forza quando solo essere liberi di andarsene ogni giorno può dimostrarci la sincerità di un rapporto. Come se non fosse l’amore l’unica cosa che conta.