Alla fine è arrivata la conferma: Belen Rodriguez è incinta. In questi giorni le voci si sono fatte sempre più insistenti, Stefano De Martino aveva voluto smentire la notizia, i colleghi di “Colorado” erano a conoscenza della gravidanza, ma Belen continuava a mantenersi sul vago ed aveva smentito, ospite di Silvia Toffanin.
A confermare la notizia è stato qualche giorno fa Fabrizio Corona, a “Verissimo“. Lui solitamente è bene informato sui fatti e raramente sforna bufale, ma Belen doveva preservare l’esclusiva per il settimanale Chi, infatti la notizia è stata lanciata in copertina.
La showgirl argentina annuncia di essere al terzo mese di gravidanza, lei che qualche mese fa ha subìto un aborto spontaneo mentre provava ad avere un bambino da Corona. Lei e il ballerino Stefano De Martino non hanno aspettato, si sono messi insieme e subito sono andati a convivere, Belen spiega:
Pochi giorni dopo esserci conosciuti sapevamo che avremmo fatto un bambino. Ho capito subito che lui era l’altra metà della mela. La mia mela. È da quando ho diciannove anni che voglio diventare mamma e non mi importa se questo evento ucciderà la mia immagine di sex symbol. Con questa gravidanza, per me, si chiude un ciclo.
L’attrice e modella sembra avere le idee molto chiare, tanto da non curarsi delle critiche:
Questo bambino è frutto dell’amore e le critiche non mi sfiorano. Tanto chi lo fa, poi, è il primo che ci ferma per strada per chiederci l’autografo. Forse abbiamo sbagliato i tempi con i nostri ex, ma non ce l’abbiamo proprio fatta. Subito dopo aver visto Stefano la prima volta, non pensavo che a lui.
E se qualche tempo fa Belen pensava ai nomi per un eventuale bebè e tra le sue preferenze per una femminuccia c’era Talita (come il personaggio da lei interpretato in “Se sei così ti dico sì”), adesso le cose sono cambiate:
Se sarà femmina la chiameremo Sophie, mentre se sarà maschio, si chiamerà Santiago.
Adesso aspettiamo i commenti di Corona, Emma Marrone e ovviamente il futuro papà, Stefano De Martino, che aveva inutilmente smentito.