Paul McCartney spezza una lancia a favore della moglie, nonché vedova, di John Lennon in una lunghissima esclusiva intervista di un’ora circa al famoso giornalista della Bbc David Frost, diventato celebre per aver “piegato” Richard Nixon con una sua intervista.
Quindi la notizia è questa, non fu Yoko Ono a separare i Beatles:
Yoko Ono, John Lennon, Paul McCartney | © Michael Webb / Getty ImagesNon è stata certo lei a dividerci,la band si stava infatti già separando.
L’ex Beatles anzi sottolinea l’impatto che Yoko Ono ha avuto sulla carriera da solista di John Lennon, infatti senza l’influenza dell’artista giapponese, canzoni simbolo come “Imagine” non sarebbero mai state cantate:
Non credo si possa incolparla di niente, parte del suo fascino dipendeva dal suo lato ‘avant garde’, dalla sua visione del mondo. Mostrò a John un altro modo di essere, e per lui era una prospettiva attraente. Per John era arrivato il momento di andarsene e avrebbe certamente lasciato il gruppo in un modo o nell’altro.
Paul McCartney continua dicendo che, era vero che non accettava di buon grado la presenza di Yoko Ono alle registrazioni dei Beatles, ma che il vero “pericolo” era Allen Klein, il nuovo manager di Lennon, considerato il vero guastafeste che trascinò poi il cantautore in rotta di collisione con gli altri componenti del gruppo:
Mi ritrovai a litigare con quelli che erano i miei amici della pelle, gli amici di tutta una vita, mentre io volevo combattere Klein.
L’intervista verrà trasmessa su Al Jazeera il mese prossimo.
E’ notizia recente, che risale all’agosto u.s. che Mark David Chapman, l’uomo che l’8 dicembre del 1980 ha ucciso John Lennon mentre stava rientrando con la moglie Yoko Ono nella sua casa su Central Park, a Manhattan, ha chiesto per la settima volta la libertà condizionata.
Yoko Ono si è sempre opposta alla sua richiesta di scarcerazione, ritenendolo un pericolo per lei e per la sua famiglia.