Non è una star del cinema, nè un personaggio dello spettacolo eppure nell’ultimo anno ha conquistato il pubblico televisivo con il suo fascino e le sue capacità, stiamo parlando di Carlo Cracco che alla fine della seconda stagione di “MasterChef” è più che mai una vera star. Ormai Cracco non è più solo un cuoco rinomato, ma anche uno scrittore di successo il suo libro “Se vuoi fare il figo usa lo scalogno” è alla quattordicesima ristampa. A descrivere il lato sconosciuto del celebre cuoco è l’attuale compagna Rosa Fanti, romagnola, laurea in Scienze della comunicazione, mamma da qualche mese del piccolo Pietro. Rosa ha rilasciato un interessante intervista a Vanity Fair in cui parla calorosamente di un Cracco sconosciuto al grande pubblico. La signora Fanti da tre anni lavora con Carlo, gli gestisce la vita e gli impegni. Ma, spiazzata dall’improvvisa popolarità del suo compagno, ha evitato di esporsi almeno fino ad oggi.
Dopo un insistente corteggiamento fatto di chiamate, sms e attenzioni varie Rosa ha ceduto alla corte dello chef, ironicamente ha raccontato la prima volta che è andato a casa sua e ha aperto il frigo:
Mi svegliavo ogni mattina alle sette per leggere il suo sms: me ne mandava sempre uno, quando rientrava dal ristorante alle due, per augurarmi la buona notte. Quando è venuto a casa mia, come prima cosa ha aperto il frigorifero. Dentro c’era solo una confezione di piadine precotte e una mozzarella: volevo morire. Carlo l’ha richiuso e mi ha detto: “Da domani la spesa la faccio io”. Il giorno dopo si è presentato con dieci sporte piene di cibo: “Non toccherai mai più un fornello”. Poi si è messo a cucinare, piccione con patate e castagne. L’ho assaggiato e lì ho capito: sono fritta.
Carlo Cracco |© Giuseppe Cacace/Getty Images
A quanto pare Carlo ha mantenuto la promessa di cucinare, Rosa a limite prepare le pappe per Pietro. Inoltre Rosa non è per niente imbarazzata d’essere la compagnia di un sex simbol, ha dichiarato:
Se va a riguardare le vecchie foto, si renderà conto che Carlo non è mai stato un bello, e non è abituato a essere considerato tale. Negli ultimi anni certo è cambiato: i capelli, la barba, i vestiti. Ma fare questo effetto sulle donne lo mette a disagio. E io me la rido.
Alla fine dell’intervista interviene anche Carlo Cracco che, a sorpresa, rivela di non aver mai avuto un gran successo con le donne, ma nonostante questo si è sposato molto giovane:
Ero abbastanza sfigato, un tontolone. Il primo bacio l’ho dato a 14 anni, al mare: un avvenimento mondiale. Mi sono sposato a 29 anni. Professionalmente avevo già fatto strada (uscito dall’istituto alberghiero era stato allievo di Gualtiero Marchesi e, dopo un’esperienza in Francia con Alain Ducasse e a Firenze all’Enoteca Pinchiorri, era tornato a lavorare per Marchesi come chef all’Albereta di Erbusco, ndr) e per uno cresciuto in una famiglia come la mia, educato a vivere senza grilli per la testa, sposarmi e fare figli sembravano i naturali passaggi successivi. Il problema è che io i grilli per la testa ce li ho sempre avuti: prima sul lavoro – dove non ero mai contento – e alla fine anche nel privato. Mi sono accorto che con mia moglie viaggiavamo su binari incompatibili, a parte le figlie non condividevamo nulla, men che meno il lavoro che per me è sempre stato prima di tutto una passione. Un giorno mi sono chiesto: che cosa ci sto a fare qui?
Oggi, però, è felice insieme a Rosa e non ha nessun timore a rifarsi una famiglia anche se la separazione è stata dolorosa per lui e per le sue figlie oggi è pronto a rimettersi in gioco.