Ci ha lasciati all’età di 91 anni l’astrofisica Margherita Hack che da una settimana era ricoverata all’ospedale di Trieste per problemi cardiaci che ormai da tempo la affliggevano. Con lei c’erano il marito Aldo, conosciuto all’età di 11 anni e con il quale era sposata da 70 anni, la sua fedele assistente Tatiana e il cardiologo che la seguiva. Era nata a Firenze il 12 Giugno del 1922, laureatasi in fisica nella città toscana con una tesi di astrofisica relativa a una ricerca sulle cefeidi, una classe di stelle variabili, fu la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, a Triste, dal 1964 al 1987. Svolse un’importante attività di divulgazione e dato un forte contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale di molte categorie di stelle. Nel 1980 ha dato vita a Trieste ad un istituto di Astronomia sostituito poi in Dipartimento di Astronomia.
Margherita Hack | Foto dal webMargherita Hack fu Membro dell’Accademia nazionale dei Lincei, ha fatto parte dei gruppi di lavoro dell’Ente spaziale europeo (Esa) e della Nasa. Durante la sua vita alternò la stesura di testi scientifici universitari alla scrittura di testi a carattere divulgativo. Oltre che alla scienza si deve il suo impegno alla vita sociale e politica del Paese. Atea e contraria ad ogni forma di superstizione, si schierò a favore dei diritti civili degli omosessuali, del diritto all’aborto, all’eutanasia e sul testamento biologico. Nel 2009 scrisse una lettera per l’allora premier Silvio Berlusconi con l’invito a farsi processare e non impiegare il Parlamento allo scopo di evitare i giudici.
Gia nel 2012 si era rifiutata di sottoporsi ad intervento chirurgico al cuore perchè – diceva – “Preferisco così, volevo stare in pace, inutile campare cinque anni di più male, meglio stare a casa con il mio lavoro e i miei animali; faccio anche risparmiare l’Asl“.
Per rispettare le sue volontà sarà sepolta nel cimitero di Trieste senza alcun rito ma con una cerimonia privata, per questo non saranno resi noti né il giorno né orario della sepoltura