Ci abbiamo sperato ed è successo, “La grande bellezza” ha vinto l’Oscar come miglior film straniero e il regista Paolo Sorrentino è salito sul palco per ringraziare tutti insieme all’attore Toni Servillo.
E quest’ultimo è il protagonista del nuovo numero di GQ, che già il mese scorso aveva dedicato la sua copertina a Jared Leto, star di “Dallas Buyers Club“, che ha visto trionfare Matthew McConaughey agli Oscar 2014 come miglior attore e Leto come attore non protagonista.
I ritratti realizzati per GQ sono opera di Mario Dondero, il maestro della fotografia italiana 85enne, che ha ritratto alcuni dei volti più importanti del Novecento, tra cui Samuel Beckett.
Nell’intervista Toni Servillo, che ne “La grande bellezza” interpreta il giornalista Jep Gambardella, ha raccontato del suo primo incontro con Paolo Sorrentino:
Ai tempi de L’uomo in più, Sorrentino era poco più di un ragazzo. Ruotava intorno alla comunità di Teatri Uniti, una factory che univa l’esperienza di Mario Martone e Antonio Neiwiller alla mia. Mi propose una sceneggiatura, ma io stavo portando in scena Il misantropo di Molière e con un atteggiamento un po’ snobistico rifiutai persino di leggerla: “Ma cosa vuoi che mi freghi del tuo copione?”. Allora Paolo e Angelo Curti, il mio produttore storico, ricorsero a un espediente. Finsero di rinunciare: “Lo facciamo leggere a un altro, non preoccuparti”. Mossero l’amor proprio. Vinsero. E me ne innamorai immediatamente. Chiamai Paolo: “Questo film lo faccio subito”. Non mi immaginavo come attore di cinema, mi sentivo tutt’al più membro di un’esperienza che, attraverso il teatro, faceva passi ponderati in un universo legato a doppio filo alla nostra poetica di allora.
Su Jep Gambardella, invece, ha dichiarato:
Jep è un cinico sentimentale, deluso dal presente e non estraneo a un atteggiamento moralistico. Segue, attraversa e a tratti asseconda con passo lieve i riti della mondanità intellettuale o pseudointellettuale, dissipando il proprio talento. Lascia dietro di sé una lunga serie di occasioni mancate, una scia di rimpianto, un’illusione. Una tragica impasse da cui si vorrebbe evadere senza averne la forza. Da qui l’identificazione transnazionale, il tema universale, lo specchio in cui si sono osservati anche quelli che un passaporto italiano non lo possedevano.
Noi vi ricordiamo che “La grande bellezza” va in onda stasera su Canale 5, un appuntamento speciale per festeggiare la vittoria italiana agli Oscar, non perdetelo!