Non è la prima volta che accade nella storia del Grande Fratello e probabilmente non sarà nemmeno l’ultima, che qualcuno sostiene che il reality sia pilotato: in questo caso l’accusa arriva da Giada Cellini, la sorella di Mia.
La ragazza ha pubblicato un messaggio al vetriolo su Facebook, successivamente rimosso, in cui accusava gli autori di aver già preso le loro decisioni. Secondo Giada, Mia Cellini uscirà domani sera perdendo la sfida contro Chicca, in più ha aggiunto che gli autori stanno facendo di tutto per portare Modestina alla vittoria: qualche sospetto potrebbe venire spontaneo, considerato che dall’inizio del GF 13 la ragazza siciliana è perennemente in nomination e criticata dai suoi compagni d’avventura per la mancanza di vivacità, ma continua a battere tutti al televoto.
Giada Cellini ha quindi invitato gli spettatori a non spendere i soldi per votare all’interno di un programma pilotato, ma dopo che il suo sfogo per supportare la “gnappa” Mia ha fatto scalpore, ha eliminato il messaggio per pubblicarne un altro di scuse:
Mi scuso con chi si è sentito offeso dal mio personale sfogo sul gf… Mi scuso per i termini offensivi che ho utilizzato ma non era diretto a persone fisiche bensì ai personaggi che si alternano di anno in anno, mi dispiace aver offeso la sensibilità altrui con parole pesanti ma voglio precisare che non erano dirette a persone precise! Detto questo per me Modestina rimane sempre la vincitrice e nel caso sicuro in cui Mia uscisse dal programma lunedì, il nostro sostegno sarebbe andato a lei per portarla alla vittoria! Cordiali saluti giada.
A far pensare che il programma sia pilotato sono anche le tre coppie nate in queste ultime settimane: proprio quando si parlava di probabile chiusura del reality a causa dei bassi ascolti, sono sbocciati gli amori ed è arrivata Vladimir Luxuria a prendere il posto di Manuela Arcuri e Cesare Cunaccia, che come opinionisti hanno dato ben poco. Gli ascolti non hanno fatto il botto ma sono nettamente migliorati… casualità, programma pilotato o, come dice Aldo Grasso, il pubblico aveva solo bisogno di prendere confidenza con i personaggi?