Nelle scorse ore aveva lasciato tutti sconvolti la notizia del tentato suicidio di Vito Mancini, ex concorrente del Grande Fratello 12.
In molti lo ricordano per la sua storia d’amore con Sabrina Mbarek, vincitrice di quell’edizione del reality condotto da Alessia Marcuzzi. Di tempo ne è passato e di Vito Mancini si è saputo poco e niente: la sua storia d’amore è naufragata da poco tempo, poi aveva raccontato di aver continuato a studiare per inseguire il suo sogno di diventare attore ma non senza sacrifici.
Poi è arrivata la notizia del suo tentato suicidio, Vito Mancini avrebbe provato a togliersi la vita mentre si trovava a Trastevere, nel suo appartamento. Prima di impiccarsi, però, l’ex gieffino avrebbe rivelato le sue intenzioni agli amici, inviando loro un messaggio d’addio. Ma le forze dell’ordine sarebbero state avvertite in tempo e Vito è stato salvato.
Oggi, dopo la diffusione della notizia, Vito Mancini si è fatto vivo su Facebook per dare la sua versione dei fatti, che a quanto pare non coincide a quella diffusa dalle principali testate:
Alla luce di quanto scritto, letto e condiviso sul web, mi sembra opportuno scrivere qualche riga sull’accaduto. Da un po’ di tempo a questa parte alcuni motivi personali mi hanno portato ad affrontare momenti difficili, come a chiunque altro capita. Domenica durante l’ennesima crisi di panico ho ritenuto opportuno affrontare la situazione con l’ausilio dei medici. Da qui è partita una inutile, spietata se non meglio morbosa, costruzione di una tragedia ormai classica per un certo tipo di giornalismo con aggiunta di dettagli ad hoc a dir poco macabri, degni della bruttissima copia di Jessica Fletcher. Non mi importa molto quello che si dice o si voglia dire sulla mia persona e sugli eventi della mia vita che comunque ritengo privata e degna del rispetto che tutti, nessuno escluso, meritano ma ciò che non sopporto è l’accanimento, la cattiveria e torno a dire la morbosità con cui ci si spinge ad accusare la gente che mi è intorno e a cui voglio bene cercando di trovare il colpevole di una storia già inventata di suo, come se si potesse trovare la verità, quella famosa verità che i più credono di avere in tasca quando in realtà in tasca hanno solo pietre pronte a lapidare gente ignara e innocente per il solo motivo di sentirsi superiori, maestri di vita senza ombra di peccato, ma si sa, come diceva il grande De Andrè: “Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio, si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio.” v.