George Clooney, come molte altre star di Hollywood, in questi giorni è al Festival di Cannes, pronto a presentare “Money Monster“, il nuovo film di Jodie Foster di cui è protagonista.
L’attore conosce molto bene l’Italia, ha una villa sul Lago di Como e sa anche quanto siano invadenti i paparazzi. Facendo un salto indietro nel tempo, quando esplose il caso del Bunga Bunga, delle “cene eleganti” di Arcore organizzate da Silvio Berlusconi, Ruby Rubacuori (o Karima El Mahroug che dir si voglia) disse che una sera c’era anche George Clooney. Intervistato da Il fatto quotidiano in occasione di Cannes 2016, l’attore ha spiegato cos’è successo davvero:
Riguarda il processo a Berlusconi per il caso Ruby Rubacuori. Valentino Valentini, che forse era il suo avvocato, forse no, comunque si comportava come tale (era deputato eletto nel PDL, poi accusato di falsa testimonianza nell’inchiesta Ruby Ter, accusa poi archiviata dal Gip per mancanza di prove certe ndr) mi chiese di testimoniare in favore di Berlusconi. Nel 2010, il giorno del party con Ruby io non c’ero. Berlusconi mi aveva organizzato un volo privato da Milano a Roma per parlare del Darfur. Non andai però al party Bunga Bunga. E questo, secondo loro, avrebbe aiutato a dimostrare che il party era stato inventato da Ruby Rubacuori che, al contrario, affermava di aver partecipato ad una festa con me.
Alla fine George Clooney accettò ma alle sue condizioni:
Accettai. Aggiungendo però che se mi avessero chiamato a testimoniare su quella serata, allora avrei parlato anche degli altri party, quelli in cui, invece, ero presente. E allora sono stati loro a chiedermi di non presentarmi. Ma non posso direi di più…
Infatti l’attore non si è voluto sbilanciare e non ha raccontato altro, ironizzando “Ho una moglie e un futuro!”. E a proposito di moglie, la splendida Amal Alamuddin era sulla Croisette insieme a lui, confermandosi nuovamente icona di eleganza.