È passato quasi un anno da quando Dani Mathers, modella di Playboy, aveva deriso una donna su Snapchat per il suo corpo.
In inglese si dice “bodyshaming“, ovvero prendere in giro qualcuno per il proprio aspetto fisico. Un fenomeno che dilaga sui social network e che i personaggi in vista conoscono molto bene e cercano di contrastare come possono. Dani Mathers non aveva fatto una bella figura, inoltre in California è illegale pubblicare le foto di una persona in un momento privato come può essere quello in uno spogliatoio. “Se io non posso non vedere questo, allora nemmeno voi” scriveva all’epoca Dani Mathers, immediatamente travolta dalle polemiche. La palestra in cui aveva scattato la foto l’ha bandita a vita e, visto il pessimo esempio che aveva dato, hanno deciso di bandirla anche le altre palestre di Los Angeles. Una volta resasi conto dell’accaduto, l’ex playmate si era scusata pubblicamente, sostenendo che la sua frase sarebbe dovuta finire in una chat privata e quindi era stata pubblicata per errore.
Il tribunale l’ha condannata a pulire i graffiti cittadini per 30 giorni, una volta a settimana. A questo si aggiungono la libertà vigilata (36 mesi) e a 60 dollari di risarcimento alla donna per comprare un nuovo zaino, poiché potrebbe essere identificata per via di quello apparso in foto. Al di là della sentenza, Dani Mathers avrà sicuramente imparato la lezione già nei mesi scorsi, il web non è stato clemente con lei. Anche in questi mesi gli utenti sui social non si sono mai dimenticati di farle presente il suo pessimo gesto, a distanza di così tanto tempo non glielo avevano ancora perdonato, al punto che altri utenti intervenivano in sua difesa. In effetti quel che ha fatto la Mathers è stato piuttosto grave e di cattivo gusto, soprattutto per la persona coinvolta oltre che per l’esempio che ha dato, ma nulla che non si possa perdonare o a cui non si possa rimediare.