Gianna Nannini lascia l’Italia per volare a Londra e continuare la sua vita con Penelope e la compagna, Carla, che ha intenzione di sposare. Ma soprattutto per avere dei diritti che in Italia non esisterebbero.
A dirlo è proprio lei, nella biografia “Cazzi miei“. Sette anni fa Gianna Nannini aveva già destato scalpore per la sua scelta di diventare mamma a 56 anni, a novembre a Milano nasceva Penelope. Nel suo libro ora la cantante scrive:
Ho scelto di vivere a Londra perché così mia figlia Penelope può crescere senza preconcetti. Ho pensato di darle garanzie e rispetto. Allora da noi non c’erano nemmeno le unioni civili, figuriamoci la stepchild adoption.
Gianna Nannini ha ammesso di provare nostalgia per la sua terra ma ha spiegato i motivi della sua scelta:
Non ci sono leggi, in Italia, che mi garantiscano cosa succederebbe a Penelope se me ne andassi in cielo. Quindi me ne vado in questo Paese, l’Inghilterra, dove sono rispettata nei miei diritti umani di mamma.
Sui social è esplosa subito la polemica, in particolare da parte della comunità LGBT che la accusa di non aver mai lottato per avere gli stessi diritti anche in Italia. Qualcuno le ricorda che è la via più semplice, altri le ricordano il suo reato di evasione fiscale sottolineando di come sia ancora una volta più semplice lasciare l’Italia. In qualunque caso la si veda, la Nannini è colpevole, sono moltissimi i messaggi da parte di persone che l’avrebbero voluta vedere schierata insieme ad altri artisti che, come Tiziano Ferro, hanno dato un notevole contributo a un Paese che è ancora lontano dal poter garantire i “diritti delle bambine e dei bambini come Penelope“, come scrive qualcuno su Twitter. La Nannini ha deciso di non formulare risposte ma ha parlato di notizie inesatte, invitando gli utenti a leggere la sua biografia. Nella descrizione di “Cazzi miei” si legge:
Il dialogo è tra lei, china sul computer, e se stessa, la Nannini innocente e vulnerabile dei primi anni Ottanta, travolta dal successo di Fotoromanza e dalle pretese dell’industria discografica. Ma è anche un dialogo tra lei e i suoi fan, il suo pubblico adorato, i suoi lettori. Ai quali sente il bisogno di raccontare le sue “morti” e le sue rinascite, i momenti bui, le paranoie, gli incubi, la lunga scia di incidenti, gli inevitabili conflitti familiari, la lotta senza quartiere contro un misterioso Qualcuno che vuole distruggerla. E infine l’approdo a un equilibrio, la riappacificazione con la vita, la gioia indescrivibile di mettere al mondo una figlia…
In questi giorni sono apparse notizie inesatte. Invece di leggere i gossip leggete il mio libro: https://t.co/ctogCEYmWp pic.twitter.com/dy8OBdDHFg
— GiannaNannini (@GiannaNannini) 7 luglio 2017
Le polemiche su Twitter
Ecco alcuni dei tweet degli utenti che si sono scagliati contro Gianna Nannini. Indipendentemente dal giudizio dei singoli, rimane il fatto che come ogni altra persona anche la rocker senese ha libera scelta.
Dovevo scrivere queste poche righe a #GiannaNannini. Augurando alla sua meravigliosa creatura di vivere spensierata e libera. Almeno lei pic.twitter.com/BFlbeXZgxv
— Fabio Nacchio Nastri (@Iperbole_) 6 luglio 2017
Cara #GiannaNannini l’Italia è in queste condizioni anche perché persone come te non hanno mai avuto il coraggio di fare coming out. Ciao.
— GeekQueer (@geek_queer) 6 luglio 2017
#GiannaNannini si è accorta troppo tardi che l’Italia è bella e impossibile. Da parte sua nessun sostegno alle battaglie LGBT pic.twitter.com/QsRxCfA40G
— Gay Center (@gaycenter_it) 6 luglio 2017
Non ti è concesso di lamentarti di non avere diritti, se tu non hai mai fatto nulla per averli quei diritti. #GiannaNannini
— Rudi De Fanti (@rudi_de_fanti) 6 luglio 2017
#GiannaNannini mi ricorda quelli che non pagano il biglietto dell’autobus e poi si lamentano del pessimo servizio.
— Fabio Filo (@fabiofilo) 6 luglio 2017
Foto via Facebook