Considerato uno dei più grandi calciatori della storia, Diego Armando Maradona si è spento a 60 anni. La notizia è stata lanciata dall’argentino Il Clarin e ha subito fatto il giro del mondo: colleghi e non solo, anche politici e personaggi del mondo dello spettacolo, scrivono messaggi di cordoglio.
El pibe de oro, così era soprannominato, è morto a 60 anni a causa di un arresto cardiaco, a pochi giorni di distanza da una delicata operazione al cervello. L’Argentina ha indetto tre giorni di lutto nazionale, mentre la UEFA ha comunicato che si terrà un minuto di silenzio prima delle partite di Champions League ed Europa League.
Lo scorso 30 ottobre Diego Armando Maradona ha compiuto 60 anni, aveva festeggiato il suo compleanno e in seguito è stato portato d’urgenza in ospedale. Dopo aver subito l’intervento alla clinica Olivos di Buenos Aires, pare a seguito di una caduta per aver bevuto troppo, il calciatore era tornato a casa e sembrava essersi ripreso, pur avendo davanti a sé un lungo periodo di riabilitazione. È morto il 25 novembre a seguito di un attacco cardiaco.
La carriera di Maradona è iniziata in Argentina, suo Paese natale, e proprio con la nazionale argentina ha preso parte a quattro mondiali, vincendone uno. L’Italia ama moltissimo Maradona ed in particolare il popolo napoletano. Al suo arrivo nel Napoli, Diego Armando Maradona non si è distinto solo come un grande giocatore ma è stato considerato come un simbolo di riscatto per chi era riuscito a trovare il successo, nonostante le umili origini. La figura del calciatore ha avuto enorme impatto non solo nello sport, ma anche nella cultura di massa. È uno degli idoli di Paolo Sorrentino, il regista ha raccontato di essersi salvato la vita proprio grazie alla sua passione per Maradona e il Napoli, il giorno in cui i suoi genitori persero la vita in un incendio. Il suo prossimo progetto è ispirato a Napoli e al calciatore, non a caso è intitolato “È stata la mano di Dio”.
Una figura controversa
Nonostante sia sempre stato considerato un giocatore grandioso e tra i migliori in assoluto, ci sono anche gli aspetti negativi del personaggio. È nota a tutti, infatti, la sua battaglia contro la dipendenza dalla cocaina, iniziata negli anni Ottanta. Diego Armando Maradona arrivò a ritirarsi dal calcio proprio perché ormai non riusciva più a gestire né la tossicodipendenza, né i suoi disturbi alimentari. Nel corso degli anni, oltre a svariati periodi di riabilitazione, ha subito diversi interventi e il suo stato di salute era da tempo compromesso.