“Framing Britney Spears” è il documentario che parla di come, dopo la serie di crolli nervosi avuti nel 2008, Britney Spears sia finita sotto la custodia legale del padre. In questi anni, infatti, Jamie Spears ha in realtà avuto il controllo su molti aspetti della sua vita, se non tutti. Nel corso del tempo, molti fan dell’attrice hanno messo insieme una serie di indizi e prove che hanno portato alla nascita del movimento #freebritney. Inizialmente le teorie del movimento sembravano fin troppo fantasiose, fin quando l’unione dei tasselli non ha reso più evidente la realtà in cui vive Britney Spears. Il New York Times ha raccontato tutto questo in maniera molto chiara nel documentario “Framing Britney Spears”. Dopo la sua uscita, i fan a supporto della popstar e del movimento sono diventati molti di più e anche in tribunale qualcosa si è smosso. La speranza è che nel tempo Jamie Spears venga messo definitivamente da parte e che il suo controllo sulla figlia possa essere interrotto.
Embed from Getty ImagesBritney Spears, dopo l’uscita del documentario, ha scritto un messaggio rivolto ai suoi fan, senza parlare in maniera troppo diretta del film:
Amo stare sul palco, ma mi sto prendendo del tempo per imparare ad essere una persona normale. Amo godermi gli aspetti più semplici del quotidiano! Ogni persona ha la propria storia e la propria visione delle storie degli altri. Abbiamo delle vite così diverse e luminose! Ricordate, non importa cosa pensiamo sulla vita di un’altra persona, non è niente rispetto a quello che effettivamente la persona vive lontano dai riflettori.
Dopo l’uscita di “Framing Britney Spears” anche il suo fidanzato, Sam Asghari, ha voluto dire la sua. E, contrariamente alla fidanzata, si è scagliato in modo diretto contro Jamie Spears:
È importante che la gente capisca che non ho rispetto per chi cerca di controllare la nostra relazione e ci ostacola costantemente. Secondo me Jamie è un cazzone totale. Non entrerò nei dettagli perché ho sempre rispettato la nostra privacy, ma allo stesso tempo non sono venuto in questo paese per non avere la possibilità di esprimere la mia opinione e la mia libertà.
Le scuse di Justin Timberlake
Oltre a smuovere le acque del sistema legale, il documentario ha contribuito a tirare fuori un’altra questione, quella del comportamento di Justin Timberlake ai tempi della sua relazione con Britney Spears. Ad essere additato, se si parla di ex fidanzati, è stato solo lui anche se, come si capisce in “Framing Britney Spears”, c’è un intero sistema colpevole di quanto è accaduto alla cantante, a partire dai media e i paparazzi.
Embed from Getty ImagesCosa dice il documentario
Il documentario ricorda la relazione tra Justin Timberlake e Britney Spears, che all’epoca aveva fatto il giro del mondo e che è durata dal 1999 al 2002. Quando si è conclusa, Timberlake non si è fatto problemi a parlare dell’ex, raccontando di essere stato tradito. Con leggerezza, l’ex N’Sync aveva rilasciato dichiarazioni non proprio da gentleman e in più aveva parlato del rapporto chiuso con Britney Spears nel brano “Cry me a river”. Britney Spears, all’epoca, fu interrogata in modo molto aggressivo sulla questione, colpevolizzata per la fine della relazione e giudicata per aver tradito il compagno. Secondo molti, questo contribuì al declino della sua immagine anche se la cosa avvenne tempo dopo e dopo un’altra relazione, quella con Kevin Federline, iniziata nel 2004 e arrivata dopo un altro matrimonio, quello con Jason Allen Alexander che durò solo 55 ore. Tuttavia, Justin Timberlake ha ammesso i suoi errori.
Cos’è il nipplegate
Prima di passare a quanto Justin Timberlake ha scritto, bisogna tirare in ballo anche Janet Jackson. Il cantante, infatti, si è scusato anche con lei per una questione su cui si polemizza da moltissimi anni. Timberlake e Janet Jackson si sono esibiti insieme al Super Bowl del 2004, nell’anno in cui esplose il cosiddetto “nipplegate”. Durante l’esibizione dell’half time show, mentre cantavano “Rock Your Body”, Timberlake per sbaglio lasciò scoperto un capezzolo della collega. Da coreografia, era previsto che lui strappasse il corpetto della Jackson sul verso “scommetto che quando questa canzone sarà finita sarai nuda”. Nei fatti, Timberlake strappò anche il reggiseno, lasciando Janet Jackson scoperta. La cosa durò pochi secondi, perché Janet Jackson si ricoprì subito, ma si aprì un enorme dibattito e l’accaduto ebbe gravi ripercussioni sulla carriera della cantante. Si gridò allo scandalo e all’indecenza, tanto che la cantante fu bandita dalle radio, mentre non ci fu nessuna conseguenza per Justin Timberlake che, di fatto, era stato il responsabile dell’incidente. Entrambi i cantanti si scusarono con il pubblico per quella che fu classificata come una “wardrobe malfunction” ma l’impatto mediatico, culturale e sociale di un episodio apparentemente così piccolo fu immenso.
Embed from Getty ImagesCos’ha detto Justin Timberlake
Dopo essere stato attaccato a seguito dell’uscita di “Framing Britney Spears”, Justin Timberlake ha pubblicato un messaggio di scuse. In un momento storico in cui il dibattito sul “privilegio bianco” e il femminismo sono molto accesi, Timberlake ha ricontestualizzato il suo comportamento, scusandosi con entrambe le colleghe.
Ho visto i messaggi, i tag, i commenti e voglio rispondere. Sono profondamente dispiaciuto per i momenti della mia vita in cui il mio le azioni hanno contribuito al problema, quando ho parlato a sproposito o non ho parlato per ciò che era giusto. So di non essere stato all’altezza in questi momenti e in molti altri e di aver beneficiato di un sistema che perdona misoginia e razzismo. In particolare, voglio scusarmi individualmente con Britney Spears e Janet Jackson, perché ci tengo e rispetto queste donne e so di aver fallito. Mi sento obbligato a rispondere, in parte, perché chi è coinvolto si merita il meglio e, soprattutto, perché questa è una conversazione più ampia di cui desidero con tutto il cuore far parte e dalla quale imparare.
