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Milan: per fortuna non era il Manchester.

Contro il Werder tocca il punto piu basso della sua storia: nessuno squadra aveva imposto il suo gioco a San Siro come i tedeschi ieri sera.

C’era una volta

Una società con i colori sociali rossoneri, società apprezzata da tutti per il suo stile la sua lungimiranza ma sopratutto per le sue vittorie, per il suo modo di imporsi nel calcio che conta.Insomma esisteva un marchio chiamato Milan che li rendeva unici da imitare. Questa società si basava sulle intuizioni del suo presidente ccon in testa il suo credo “dar spettacolo e convincere ancor prima di vincere”. I tre olandesi, Weah, Shevchenko, Pirlo,Seedorf sono oramai un ricordo, un ricordo di come una società modello doveva e poteva programmare gli acquisti mirati a restar grande.
Poi tutto di un colpo la storia cambia, giocatori vecchi logori vengono passati per grandi acquisti con grande
clamore mediatico ma di poca sostanza e cosi il Dream team iniziò a sgretolarsi ed a contare sempre  meno su grandi
giocatori.
Adesso è il momento di analizzare tutto, capire gli errori ma sopratutto esser per una volta sinceri e coerenti con i tifosi che non hanno mai fatto mancare stimoli ed affetto alla squadra( vedi l’Arsenal dello scorso anno).
E’ tutto messo in discussione, dall’era Ancelotti al calciomercato allo staff medico (i giocatori si infortunano con
estrema facilità ed hanno tempi di recupero biblici) alla società.
Il problema principale però è capire la voglia del presidente nell’investire nel Milan, la voglia di metter mani al
portafoglio e di esser sinceri una volta per tutti con i tifosi. Far passare Kaka come “grande acquisto”  con tanto
di clamore mediatico è stata una bella strategia per darsi ancora delle arie da team importante, ma il castello si
sta sgretolando dalle fondamenta, se vendere Kaka significava aver la liquidità per ripartire allora il sacrificio
andava fatto!!!(con i soldi di Zidane la Juve è diventata la grande Juve) o come si paventa in questi giorni aprire
le porte ai petroldollari dello sceicco Monsour…

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