Arriva il 17esimo scudetto per l’Inter senza mettere piede in campo, in virtù della sconfitta del Milan ad Udine per 2-1. Infatti i nerazzurri ormai sono imprendibili avendo 7 punti di vantaggio in classifica sui rossoneri, a cui rimangono solo 2 partite da disputare.
Milano si colora di nerazzurro, in Piazza Duomo si scatena la festa, brindisi ad Appiano Gentile con i giocatori che hanno festeggiato insieme allo staff tecnico e al presidente Moratti che ha potuto così festeggiare nel migliore dei modi i suoi 64 anni, dedicando il tricolore appena vinto al padre Angelo: “A chi è stato molto più grande di me nel vincere: mio padre”.
Poi il presidente nerazzurro ringrazia il tecnico Josè Mourinho: “Ha dovuto farsi largo con intelligenza, una grande percentuale di questo scudetto è sua”.
Mourinho, arrivato alla corte di Moratti quest’estate per centrare l’obiettivo unico ed esclusivo di vincere la Champions League (Inter eliminata agli ottavi dal Manchester Utd), porta “solo” lo scudetto a casa, lui che aveva sbandierato ai quattro venti di essere interessato a vincere la Coppa “dalle grandi orecchie”. Ci riproverà l’anno prossimo.
Il vero artefice di questo scudetto è Zlatan Ibrahimovic; senza di lui i nerazzurri soffrono e non esprimono al meglio tutto il loro potenziale. Lo svedese disputa la sua migliore stagione da quando è in Italia (per quanto riguarda il campionato). Con i 21 gol è il miglior marcatore della squadra ed è in lizza anche per vincere il titolo di bomber della Serie A, staccato da una sola rete dal capocannoniere Marco Di Vaio.
L’Inter, con questo trionfo, raggiunge il Milan come numero di tricolori conquistati.
Albo d’Oro
27 | Juventus |
17 | Milan |
17 | Inter |
9 | Genoa |
7 | Torino |
7 | Pro Vercelli |
7 | Bologna |
3 | Roma |
2 | Fiorentina |
2 | Napoli |
2 | Lazio |
1 | Casale |
1 | Cagliari |
1 | Verona |
1 | Sampdoria |
1 | Novese |