Quella squadra bella e spietata di mercoledì sera era solo un miraggio. La vera Juve è questa, disattenta, senza personalità e piena di defezioni tattiche frutto dei soliti errori del tecnico Ferrara che non sembra avere, almeno per il momento, l’esperienza di poter guidare un grande club.
Allora a questo punto cade inevitabilmente l’appellativo di anti-Inter, come qualcuno aveva “gridato” in settimana. Diego si è dimostrato un vero e proprio flop; a parte la partita di Roma il fantasista brasiliano è risultato un fantasma in tutte le sue uscite. Sulla carta doveva essere il fiore all’occhiello della nuova Juve che era nata in questo mercato estivo, la dirigenza aveva investito su di lui 25 milioni di euro ma ad ora non ha dimostrato praticamente nulla.
Consentitemi di dire che manca la “sola presenza in campo” del capitano bianconero Alessandro Del Piero. Alex è sinonimo di vittoria, infonde sicurezza e tranquillità (che al momento sembrano lontano anni luce) ai compagni ed è l’unico in grado di tirare fuori dal cilindro la giocata magica che risolve la partita. Magari la Juve con Del Piero sarà altra roba, questa è inguardabile.
Complimenti al nuovo Napoli di Mazzarri che ha nel vero senso della parola rianimato un cadavere e sta giocando a livelli da grande squadra.
Il pareggio in extremis infrasettimanale contro il Milan non è stata una casualità: la squadra gioca per tutti i 90 minuti e, cosa più importante, crede sempre nel risultato: la Fiorentina lo ha provato domenica scorsa quando nei minuti di recupero Maggio si è fatto trovare al posto giusto nel momento giusto e regalato così una vittoria esterna che mancava da un anno; il Milan ne ha fatto le spese mercoledì quando si è visto rimontare i 2 gol di vantaggio nei 3 minuti di recupero finali; oggi è toccato alla Juve farsi rimontare dal 2-0, addirittura fino al 3-2 finale che ha portato gli azzurri nella storia. Erano infatti 21 anni che il Napoli non espugnava Torino (5-3 del 20 novembre 1988), erano i tempi d’oro di Maradona e Careca.
Per la cronaca le reti sono state realizzate da Trezeguet al 35′, bravissimo come al solito a girare di testa un cross in area di Grygera, e da Giovinco al 54′ su clamoroso errore di Contini che regala l’assist al fantasista bianconero per il 2-0 parziale. Il Napoli prima accorcia le distanze con Hamsik 5 minuti dopo, imbeccato alla perfezione da Datolo appena entrato in campo al posto di Campagnaro, poi pareggia lo stesso argentino in mischia in area sugli sviluppi di un calcio d’angolo e infine raggiune la vittoria e porta a casa i 3 punti ancora grazie ad Hamsik che usufruisce di un rigore in movimento regalato dallo svarione di Tiago, che invece di spazzare la sfera, la svirgola porgendola allo slovacco che buca Buffon per la terza volta.
Il tabellino
Juventus (4-2-3-1): Buffon; Grygera, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Melo, Poulsen (76′ Amauri); Camoranesi (31′ Tiago), Diego, Giovinco (83′ De Ceglie); Trezeguet.
A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Molinaro, Immobile.
Allenatore: Ferrara.
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro (58′ Datolo), Cannavaro, Contini; Maggio, Gargano, Cigarini, Aronica; Lavezzi (85′ Pazienza), Hamsik; Denis (69′ Quagliarella).
A disposizione: Iezzo, Grava, Rinaudo, Pià.
Allenatore: Mazzarri.
Arbitro: Damato di Barletta
Marcatori: 35′ Trezeguet (J), 54′ Giovinco (J), 59′, 81′ Hamsik (N), 64′ Datolo (N)
Ammoniti: Chiellini (J), Contini, Campagnaro. P.Cannavaro (N)
Espulsi: 93′ Amauri (J) per gioco scorretto