L’ex presidente della Corte Federale Piero Sandulli, il giudice che emise la sentenza d’appello su Calciopoli, a distanza di 4 anni ammette, a parer suo, che lo scudetto 2005-2006 revocato alla Juventus non andava assegnato all’Inter:
“A suo tempo espressi parere negativo e fui anche fortemente criticato sull’assegnazione dello scudetto 2006 all’Inter, perchè gli scudetti vanno conquistati sul campo e non a tavolino. Sarebbe stato più opportuno non assegnarlo, come quello del campionato precedente. Non so se ci furono pressioni da parte dell’Uefa affinchè il titolo fosse assegnato comunque, ma la nostra stessa decisione lasciava trasparire che non era opportuno assegnare quello scudetto“.
Poi Sandulli conclude sulla sentenza che condannò la Juventus alla Serie B e a Milan, Fiorentina, Lazio e Reggina la sottrazione di punti in classifica:
“Allora nessuna prova portava all’illecito, ma ci trovammo di fronte a una serie di comportamenti davvero discutibili. La nostra fu una condanna etica per aver violato ripetutamente l’articolo 1 del codice, quello della lealtà sportiva. Abbiamo cercato di dare delle sanzioni giuste, non troppo pesanti perché altrimenti si finiva per inficiare anche il nuovo campionato, né troppo morbide perché comunque dovevano essere commisurate alle violazioni accertate“.