Lo spettro del lockout nella stagione 2011-12 si fa sempre più incombente sull’NBA.
A far tremare tutti gli appassionati del basket d’oltreoceano ci ha pensato Billy Hunter, direttore esecutivo dell’associazione dei giocatori NBA, che ha parlato di lockout sicuro al 99%!
- “Penso che il lockout sia altamente probabile, ed è quello per cui mi sto preparando perché non vedo alternative al momento“
Ha detto Hunter, che ha anche fatto sapere di aver consigliato ai giocatori di iniziare a risparmiare in vista del blocco del campionato.
I problemi sono legati al rinnovo del contratto collettivo, in scadenza il 30 giugno: i proprietari vorrebbero tagliare gli ingaggi di 700-800 milioni di dollari e un salary cap più rigido, adducendo come motivazione la diminuzione degli introiti a causa della crisi economica. I giocatori ribattono con i successi dell’attuale sistema, forti dei ricavi record, dell’aumento dei biglietti venduti e degli indici d’ascolto TV.
Le trattative continuano, ma sia il commissioner Stern che Hunter concordano che non sono stati fatti progressi significativi. Le 2 parti dovrebbero rivedersi prima di Natale, ma l’accordo, da trovare entro l’All Star Game per evitare il primo lockout dal 1998, pare davvero lontanissimo. Nel 1998 ci fu la serrata per il mancato rinnovo del contratto collettivo ma la stagione, seppur con grande ritardo, iniziò a gennaio e vennero giocate 50 partite di regular season, più i playoff. Quel campionato ridotto fu vinto dai San Antonio Spurs di Tim Duncan e David Robinson contro i New York Knicks di Latrell Sprewell, Larry Johnson ed Allan Houston.
- “Ai proprietari dico che noi non abbiamo nessuna intenzione di scioperare, perciò se vogliono la serrata e chiudersi dentro i palazzetti si accomodino pure. Sto ancora aspettando da parte loro un segnale che sono disposti ad accettare un accordo ragionevole. Fino ad ora sono sempre stati irragionevoli e non so dire quando la ragione tornerà in loro“.