Massimo Moratti si sente tradito da chi in estate gli ha consigliato di intraprendere questa strada e scegliere un mercato soft e sopratutto Benitez in panchina, lo sfogo di ieri e ancor prima quello dopo la debacle nel derby contro il Milan ne sono gli episodi più lampanti.
Se prima di Brema, il Mondiale per Club poteva esser il banco di prova per Benitez dopo la debacle in terra tedesca il tecnico spagnolo, in caso di vittoria, conserverà la panca ma a giugno dirà addio al nerazzurro. Il presidente è consapevole che prender un nuovo tecnico adesso potrebbe esser controproducente e oltretutto non potrebbe esser una prima scelta visto che la maggior parte sono impegnati su altre panchine.
Quindi i nerazzurri opteranno per il cambio tecnico solo se il viaggio ad Abu Dabi dovesse rivelarsi ancora fallimentare e con ogni probabilità a quel punto si sceglierebbe un traghettatore. I nomi per giugno sono “i soliti noti” in cima alla lista sembra tornato ad esserci Fabio Capello difficilmente però lascerà la nazionale inglese prima dell’europeo, dietro c’è Pep Guardiola classe e carisma da vendere ma che vorrebbe dire affidarsi ad un nemico di Mou e ad un suo alterego. Le altre soluzioni portano a Spalletti mentre sembrano non aver chance il milanista Leonardo e l’interista Zenga.