Era nell’aria già da tempo, un rapporto già logoro e nel quale non era mai sbocciato l’amore: Roy Hodgson non è più l’allenatore del Liverpool. Il tecnico inglese, che termina la sua avventura su una delle panchine più ambite d’Europa dopo solo 6 mesi, ha rescisso consensualmente il contratto che lo legava ai Reds dopo una prima parte di stagione difficile che ha relegato il club più titolato d’Inghilterra al 12esimo posto in Premier League accusando già un ritardo di ben 19 punti dalla testa della classifica al giro di boa del campionato inglese. Un ruolino di marcia quasi disastroso per i Reds che in 20 gare disputate hanno collezionato più sconfitte (9) che vittorie (7). Chiamato nel Merseyside ad evitare tracolli dopo le difficoltà economiche culminate con l’abbandono della proprietà americana indebitata fino al collo, Hodgson non è riuscito ad entusiasmare la piazza come aveva fatto nella passata stagione al Fulham, guidando i londinesi fino alla finale di Europa League poi persa contro l’Atletico Madrid e ad un ottimo settimo posto in campionato.
L’addio di Hodgson apre le porte allo scozzese Kenny Dalglish, una bandiera del Liverpool dove ha trascorso gran parte della sua carriera calcistica come calciatore e da dove partì la quella da allenatore stravincendo tutto quello che c’era da vincere (3 Coppe dei Campioni, 11 titoli inglesi, 1 Supercoppa Europea, 4 Coppe di Lega e 4 d’Inghilterra oltre a 10 Charity Shiled in totale), che avrà il compito di traghettare la squadra fuori da acque agitate in attesa del ritorno di Rafa Benitez che raccoglierà molto presumibilmente lo scettro lasciato pochi mesi fa nella sua amata Liverpool a fine stagione dopo la breve esperienza all’Inter.