La Juventus incassa ancora una sconfitta in questo 2011 iniziato nel peggiore dei modi e sprofonda all’ottavo posto in classifica. Vittoria pesante e che vale doppio per il Palermo che con questi 3 punti supera proprio i bianconeri e si candidano ufficialmente per un posto in Champions League. Due a uno il risultato finale per la truppa di Delio Rossi, vera bestia nera dei bianconeri ai quali non è bastato l’apporto del nuovo acquisto Matri per invertire il trend di risultati negativi.
Avvio chock della Juventus che dopo appena 20 minuti si trova in svantaggio di due reti per effetto delle marcature di Miccoli, che termina nel migliore dei modi un contropiede azionato da Pastore, e di Migliaccio che sugli sviluppi di un corner svetta più in alto di tutti nell’area piccola e beffa Buffon ma sul gol pesa la netta responsabilità di Chiellini che permette al centrocampista rosanero di staccare di testa indisturbato.
Nonostante la mazzata, la reazione della Juve è veemente e dopo che Morganti nega un rigore nettissimo ai bianconeri per fallo di mani in area di Bovo accorcia le distanze a 10 minuti dal termine del primo tempo con Marchisio al suo secondo centro consecutivo dopo la perla in rovesciata contro l’Udinese di domenica. Poco prima Matri aveva sbagliato clamorosamente a tu per tu con Sirigu mentre poco prima del fischio della prima parte di gara poteva starci un penalty sullo stesso attaccante che era stato trattenuto furbescamente da Bovo mentre stava battendo a colpo sicuro.
Nella ripresa la squadra di Del Neri mette sotto i padroni di casa per buoni 20 minuti con Krasic che sfonda sulla destra e mette in condizione l’ex attaccante del Cagliari di pareggiare il risultato ma è provvidenziale il salvataggio quasi sulla linea di porta di un difensore rosanero. La Juve recrimina per un altra trattenuta in area (molto simile ad un’altra avvenuta nel primo tempo su Chiellini) ancora su Matri ma Morganti non ne vuole sapere. Poi lo stesso centravanti è costretto alla sostituzione per dei problemi fisici e con la sua uscita dal campo la Juve perde peso in attacco consentendo al Palermo di risalire e di disimpegnarsi bene in qualsiasi circostanza. Nel finale ghiotta occasione per Martinez, che si vede che non è un attaccante puro, facendosi respingere la conclusione ravvicinata da Sirigu.