Non si placano le polemiche tra Inter e Juventus in quest’ultimo periodo. A riaccendere l’eterna polemica questa volta è il difensore interista Marco Materazzi ospite d’eccezione nella trasmissione dei numeri uno, il Chiambretti Night di ieri sera. “La Juve rivuole gli scudetti? – ha risposto il campione del mondo alla domanda sullo scudetto assegnato a tavolino all’Inter del 2006 – Non devono chiederlo a noi. Io mi riprenderei quello perso il 5 maggio 2002. Comunque in quattro o cinque partite precedenti alla sfida contro la Lazio c’è stato qualcosa di poco chiaro”. Non bastavano le continue punzecchiature tra i due presidenti nelle settimane passate dove Agnelli si era detto stufo di sentire ancora le dichiarazioni relative a Calciopoli, indirizzando la sua frustrazione verso la giustizia sportiva e sulla lentezza delle indagini, chiedendo risposte chiare alle loro richieste. Moratti messo a conoscenza della risposta aveva così risposto: “È un giovin signore, mi dispiace annoiarlo”. Non bastasse la continua schermaglia si è sviluppata anche sul mercato, dove i nerazzurri hanno messo a segno il colpo Pazzini, pupillo di Del Neri e su cui la Juve aveva già provato l’assalto in estate, ma ricevendo solo risposte negative. La querelle infinita tra le due squadre sembra non esaurirsi mai, soprattutto in vista del big match tra una settimana, (Juventus-Inter del 13 Febbraio) che vedrà le due società affrontarsi sul campo, unico terreno che non ammette repliche!
Nella lunga intervista Marco Materazzi in fase di apertura parla anche del caso Chivu: “Ha commesso una sciocchezza, guardandolo ho capito cosa era successo, lo conosco da tanti anni. È difficile ammettere gli errori, lui però lo ha fatto subito”. Raccontando anche, come sia subito andato a calmare Marco Rossi, spiegandogli che se avesse continuato a protestare sarebbe stato espulso e passato lui dalla parte del torto.
E sul rapporto con l’ormai ex allenatore Benitez, Marco ha cercato di evitare ulteriori polemiche, non lesinando una piccola frecciatina: “Non voglio parlare di lui, è acqua passata, ora c’è un altro allenatore. Non ho il dente avvelenato con lui, anche con Mourinho giocavo poco. Dico solo che in un gruppo solido bisogna dare più attenzione a chi non gioca rispetto agli undici che scendono in campo”.
Si attendono repliche!