La Juventus ieri sera all’ olimpico ha compiuto un impresa battendo una Roma superiore in tutto ma bloccata da uno Storari che si è travestito, per una sera, da Buffon stile Germania 2006.
Parliamo di impresa perché secondo chi vi scrive la dimensione attuale della vecchia Signora è molto vicina a quella di una semplice provinciale, costretta a presentarsi in campo costruendo tutto il match sul contropiede e non effettuando, nel primo tempo, nemmeno un tiro in porta se si esclude il contropiede regalato da Mexes all’ ultimo secondo della prima frazione con la conclusione non certo irresistibile di un ottimo Matri.
Parliamo di provinciale supportati e sostenuti dalle parole del Dg Beppe Marotta dopo la partita: “Delneri (….) il suo lavoro l’ha fatto nel migliore dei modi. Poi le difficoltà sono state tante, la sfortuna sicuramente è stata altrettanto importante, però ritengo siano valutazioni queste che poi vanno fatte con lui, vanno fatte più avanti, anche se – come ho detto prima – noi abbiamo puntato su di lui in questo inizio di rinnovamento e quindi riteniamo che lui non sia assolutamente colpevole di questa nostra classifica deficitaria. Sono state tante le componenti che hanno concorso a metterci in questa posizione di classifica, che, onestamente, forse era insperata all’inizio della stagione, ma alla luce di quello che è stato il processo di rinnovamento ci trovava abbastanza preparati”. Ed ancora : “l’ obiettivo per la prossima stagione è quello di prendere almeno un paio di giocatori top player”.
Beh, considerare ottimo il lavoro di un allenatore che è uscito dall’ Europa League in maniera indegna, dalla Coppa Italia con una prestazione, proprio contro la Roma, al limite dell’ indecenza e settima in classifica con l’ aspirazione più grande rappresentata dalla qualificazione in Europa League appare davvero fuori da qualsiasi comprensione umana e denotando, forse, che l’ attuale Dg crede di essere ancora alla guida della Sampdoria con tutto il rispetto per la squadra ed i tifosi blucerchiati.
Resta da sperare, per i tanti tifosi bianconeri che i due top player promessi da Marotta non siano Bastos e Jeremy Menez, altrimenti di glorioso per la Juventus, resterà solo il nome.