La vittoria di ieri con il Parma ha riportato buonumori e sorrisi in casa Lazio, rilanciando le ambizioni Champions, e sorpassando l’Udinese sconfitta dalla Roma. E’ stata una prova importante quella dei biancocelesti, che hanno mostrato determinazione e carattere, oltre che grinta, concretezza e maturità.
In grande spolvero Hernanes, autore del primo gol peraltro molto bello, ma anche Zarate e Ledesma, oltre che Floccari, l’autore del raddoppio biancoceleste.
Ma, nonostante le liete notizie, Reja sembra turbato in vista dello sprint finale di campionato, preoccupato da strani episodi: “ Sono preoccupato per il finale, lo ero durante l’anno e lo sono adesso, mi auguro che da qui alla fine le partite siano tutte corrette, ci sono stati episodi e si stanno ripetendo. Chi temo di più tra Udinese e Roma? Temo di più la Roma, considerando come le girano le cose penso sia sempre abbastanza fortunata”.
Frecciata mirata e precisa, andata a segno proprio all’indirizzo dei cugini-rivali, distanti ma non troppo nella corsa al quarto posto dopo la contestata vittoria di Udine: la fortuna nelle parole di Reja vuol proprio significare “errore arbitrale”, o “favore” che dir si voglia, con particolare riferimento al rigore netto negato all’Udinese sabato sera.
Non poteva mancare, in proposito, l’intervento del presidente Lotito, che già nella settimana scorsa aveva invocato al rispetto della trasparenza nel finale di campionato ed a una maggiore attenzione agli arbitraggi, per evitare sviste clamorose come quella che ha penalizzato la Lazio contro il Napoli al San Paolo, con l’annullamento del gol “fantasma” a Brocchi, che, invece, oggettivamente era regolare.
L’idea di questa settimana è l’istituzione di una sorta di task force appositamente creata per vigilare sulle ultime giornate di campionato e garantirne la regolarità: “Ho messo in campo una task force per la verifica dell’andamento delle ultime sei giornate di campionato. Mi avvalgo delle istituzioni, sono un uomo delle istituzioni, rispettoso delle norme. Ritengo ci siano cose che non collimano e allora mi dovrò rivolgere alle istituzioni preposte. Sul campo esprimiamo qualità che ci vengono negate per situazioni esterne. Non consentirò a nessuno di procurare danni alla Lazio”. Ed aggiunge: “Ritengo che le prossime partite sono sei finali e sono molto difficili. Dobbiamo fare in maniera che i risultati dipendano esclusivamente dal merito delle squadre”.
Il duello capitolino a distanza trova legna da ardere nel fuoco delle polemiche anche nelle parole di Brocchi, particolarmente allusorio ai favori arbitrali giallorossi: “In proposito avrei qualcosa da dire”.
Per ora, comunque, la Lazio deve pensare agli impegni di campo piuttosto che alla vis polemica, anche in virtù dell’aver riconquistato la quarta posizione e, dunque, il destino della qualificazione è esclusivamente nelle sue mani, prestando attenzione, però, alle numerose insidie che il calendario propone da qui alla fine del campionato: la doppia trasferta con Catania ed Inter, la partita in casa con la Juventus, il delicatissimo scontro diretto con l’Udinese al Friuli, e l’ultima in casa con il Genoa.
Il difensore Guglielmo Stendardo ha dichiarato in proposito: “Ci servono 12 punti almeno per essere certi del quarto posto”.
A tal proposito, è essenziale la compattezza e lo spirito di squadra, evitando che le polemiche ed i nervosismi possano scuotere l’ambiente in senso negativo.