Adesso rendere possibile l’impossibile è la missione che “Indiana Leonardo Jones” deve realizzare per portare la sua Inter nelle semifinali di Champions League. Sono in pochi a credere che i nerazzurri domani sera riescano a rimontare la sonora batosta di San Siro (5-2) e uscire indenni dalla Veltins Arena segnandone addirittura 4 allo Schalke 04. Quasi un gioco di parole (Casualità o destino?). Tra coloro che ci credono o che sono obbligati a crederci, oltre agli innumerevoli tifosi di fede nerazzurra c’è senza dubbio Leonardo che nella conferenza stampa alla vigilia del big match di domani sera parla dell’impresa che i suoi uomini dovranno compiere per entrare di diritto nella storia del calcio.
MIRACOLI? NO GRANDE PRESTAZIONE – “Non credo nei miracoli ma nei risultati sportivi, perché nella gara di andata è successo qualcosa di strano e poi dobbiamo essere noi a creare qualcosa di affascinante“. Queste le parole del tecnico carioca, in merito alla sfida contro i tedeschi.
“Noi non crediamo solo nel passaggio del turno ma nell’idea di fare una grande prestazione – aggiunge Leo – la cosa importante sarà avere equilibrio anche se si cerca un risultato ampio, però bisogna davvero cercare la grande prestazione per arrivare al grande risultato.”
Il ritorno di Lucio nel reparto arretrato darà sicuramente un altro peso alla difesa, e forse potrà anche smentire le parole di Rangnick che aveva definito la retroguardia interista vulnerabile: “È importante avere tutta la rosa a disposizione: torna Lucio, non ci sarà Chivu per squalifica, ma siamo quasi al completo. Nel calcio può succedere tutto, la squadra è consapevole, sarà una sfida molto affascinante“.
CONDIZIONE? – Sulle domande relative alla mancanza di freschezza e sulla condizione fisica della squadra, apparsa in evidente calo proprio nel momento decisivo della stagione, prima nel derby e poi nell’andata proprio contro lo Schalke 04, Leonardo difende i suoi parlando di miglioramenti e lucidità: “Credo che nel gruppo ci sia lucidità, ognuno ha vissuto le sue rimonte, nel calcio e nella vita. C’è la voglia di dimostrare che quello che è successo a San Siro è fuori dal nostro andamento, dalle nostre corde. Stanno tutti abbastanza bene, la condizione generale è buona, ma poi ovviamente ci sarà da valutare alcuni problemini di singoli giocatori. Abbiamo ancora un giorno di tempo e un giorno a questi livelli è tantissimo“.
TATTICA O PSICOLOGIA? – La questione psicologica potrebbe essere il fattore determinante in questa partita molto di più rispetto ad altre sfide, proprio per la mancanza di pressioni sugli uomini di Leonardo: non si ha nulla da perdere questa è la filosofia con cui si scenderà in campo domani sera! “Dove finisce la tattica e dove inizia la parte psicologica? È chiaro che l’interpretazione psicologica è importante, è un gioco fra noi che dobbiamo vincere e loro che devono giocare per non prendere quattro gol. Siamo consapevoli delle difficoltà ma non abbiamo nulla da perdere e non dimentichiamo che, all’andata, in tutti gli episodi a loro favorevoli noi siamo stati anche molto sfortunati“.
C’è anche spazio per una domanda sulle parole che il tecnico nerazzurro userà per caricare i suoi uomini: “Che cosa dirò ai ragazzi? Non posso anticipare nulla, le cose nascono lì, non si preparano. Faremo invece una preparazione tecnica importante, poi quello che dirò verrà in modo naturale, al momento di parlare ai calciatori. Se noi pensiamo, concretamente nel calcio può succedere tutto, la squadra è consapevole, sarà una sfida molto affascinante“.
RANGNICK – Le ultime parole della conferenza sono per il tecnico dello Schalke 04: “Conoscevo Ralf Rangnick, il tecnico dello Schalke 04, anche prima della gara di andata, è tornato qui dopo un certo periodo, non è mai facile ma ha trovato subito le giuste motivazioni e ha fatto bene sia in Champions che in campionato. Se si è ispirato ad Arrigo Sacchi ha trovato un esempio importante per la storia del calcio“.