Ancora una volta, cosi come era già successo in Australia e in Malesia in questa stagione, la brutta gara delle due Ferrari coincide con una strategia di gara non perfetta per quanto riguarda la gestione delle gomme.
Il team ha adottato una strategia a due pit-stop per entrambi i piloti, cosi come Sebastian Vettel che alla fine si è ritrovato con le gomme alla frutta e ha dovuto cedere la vittoria a Lewis Hamilton a pochi giri dalla fine, e, mentre all’inizio pareva funzionare con Massa e Alonso a lottare per le prime posizioni, alla fine si è rivelata un vero e proprio flop.
Nel box i pareri sono divisi. Domenicali imputa i problemi della Ferrari allo scarso rendimento in qualifica, punto chiave di questo mondiale di F1. In effetti le prestazioni della Rossa sembrano trasformarsi dalla qualifica alla gara, e se in qualifica entrambe le vetture beccano oltre 1″ da Red Bull e McLaren, è anche vero che in gara il gap non è poi cosi ampio. Fernando Alonso e Felipe Massa sono d’accordo nel dire che la strategia di gara è si fondamentale, ma se non hai una vettura che ti consente di lottare per la vittoria finale non è importante fare due o tre soste. La strategia attuata oggi era stata pensata perchè fosse la migliore strategia possibile, ma non ha dato i frutti sperati.
C’è da migliorare, e in fretta, sfruttando al meglio la pausa di due settimane che ci sarà da qui al Gran Premio di Turchia. Le possibilità ci sono, considerando anche il lavoro svolto dalla McLaren che ha portato la vettura a migliorarsi in poco tempo, in palese difficoltà nei test, e attualmente unica possibile rivale della Red Bull nella lotta al titolo.