“Ho passato cinque anni fantastici. Putroppo il nostro mestiere mette in conto anche queste situazioni, ma il mio è un arrivederci a Firenze. Tornerò sicuramente qui per trascorrere le mie vacanze”. Con queste parole Mario Alberto Santana si congeda dalla piazza fiorentina nell’intervista rilasciata a ‘Firenzeviola.it’. Il saluto del centrocampista esterno argentino è pieno di malinconia quando ammette che “aver indossato questa maglia, nei momenti sia belli che brutti, è stato un onore. Ringrazio i tifosi che hanno sempre aspettato il vero Santana, che purtroppo è arrivato solo in questo ultimo anno. Li ringrazio di cuore, mi hanno fatto vivere delle emozioni che non avevo ancora vissuto in questi anni”.
Santana, che è in scadenza di contratto coi Viola, sembra orientato verso il Napoli che lo sta cercando con insistenza. Sarebbe infatti sul taccuino di Walter Mazzarri che lo apprezza molto per la sua duttilità tattica. Il tecnico toscano, infatti, potrebbe utilizzare Santana sia come sostituto di Cristian Maggio sulla fascia destra sia come trequartista. Secondo la ‘Gazzetta dello sport’, il club partenopeo e il giocatore avrebbero già trovato l’accordo per un triennale da un milione di euro a stagione. E la presenza di Santana a Napoli, pochi giorni fa, per il ritiro del premio ‘Malaffemena’ potrebbe aver dato luogo ad un incontro tra il calciatore e il ds napoletano, Riccardo Bigon.
Nonostante la separazione il calciatore classe ’81, non nasconde il proprio affetto nei confronti dei tifosi della curva Fiesole: “penso che vorrei abbracciare ogni singolo tifoso viola e ringraziarlo di tutto quello che ha fatto per me. Anzi, lo voglio fare per davvero…”.
Quando il cronista gli chiede di raccontare il momento più commovente della sua decisione di andar via, Santana non ha dubbi: “è stato quando mia moglie mi ha raccontato che mia figlia Mia aveva detto ai compagni dell’asilo che papà avrebbe lasciato Firenze per lavoro. Io e la mia famiglia ci siamo integrati al massimo in questa splendida città. Ho casa qui a Firenze, e in futuro ci tornerò spesso, perché come sono stato qui non sono stato da nessuna parte”. L’ex di Palermo, Chievo, Venezia e San Lorenzo è, tra l’altro, in possesso della cittadinanza italiana e le sue parole d’amore per la Firenze Viola non si possono considerare di circostanza.
Il momento più bello invece è stato per Santana “sicuramente il rigore calciato contro l’Everton nei quarti di finale di Coppa Uefa, ma anche la trasferta di Liverpool. Sono stati due momenti indimenticabili, penso che non solo io, ma tutta la città si porterà per sempre dietro questo anche in futuro”.
Il giocatore di Comodoro Rivadavia, poi, lascia trasparire l’esistenza di qualche frizione nell’ambiente viola emerso negli ultimi tempi. Al pari delle recenti dichiarazione di Montolivo e Donadel, ma preferisce non scendere nei particolari ora che è ancora ufficialmente un giocatore della Fiorentina e “parlare e togliermi qualche sassolino dalla scarpa quando sarò libero dagli impegni contrattuali”.
Intanto la Fiorentina non ha perso tempo e si sta dando da fare per colmare il buco nell’organico lasciato da Santana. Il nome più caldo è quello di Paulo Vitor Barreto. L’attaccante in forza al Bari è più una seconda o prima punta che un esterno puro, ma potrebbe adattarsi al ruolo di ala in un ipotetico 4-3-3 di Sinisa Mihajlović. In ogni caso, Pantaleo Corvino sta stringendo per chiudere a breve la trattativa coi pugliesi per l’acquisto del brasiliano, che è in comproprietà con l’Udinese, e che potrebbe arrivare a Firenze rilevando la metà del cartellino del Bari. A quel punto i viola verserebbero 3,5 milioni di euro circa nelle casse del club di Matarrese oppure qualcosa di meno in cambio della contropartita tecnica di Babacar. In realtà la soluzione per la Fiorentina si trova in casa. Infatti Adrian Mutu in passato ha ricoperto il ruolo di esterno e avrebbe tutte le qualità per farlo ancora. I dirigenti viola stanno lavorando in questo senso e contano di rilanciare il rumeno che è ancora sotto contratto e non sembra intenzionato a lasciare Firenze.