Ieri doveva essere la giornata della fumata bianca e invece la trattativa con la Lazio per portare Stephan Lichtesteiner a Torino ha subìto un rallentamento. La Juve vuole il terzino svizzero chiesto espressamente dal tecnico Antonio Conte e ha offerto 9 milioni di euro a fronte dei 10 richiesti dal club biancoceleste. Una differenza di un milione di euro colmabile anche se Lotito è rimasto fermo sulla sua posizione. I bianconeri avrebbero dovuto alzare la propria offerta soddisfando le richieste del presidente laziale ma niente di non superabile. Anche l’agente del giocatore si era mostrato fiducioso per il buon esito della trattativa. 
© Giuseppe Bellini/Getty ImagesMa allora qual è il problema? Perchè non si chiude? Il presidente Lotito durante l’ultimo incontro ha alzato il tiro e chiesto alla Juventus i 12 milioni di euro di clausola rescissoria per liberare il giocatore: “La Lazio non ha messo in vendita Lichtsteiner. C’è una clausola rescissoria che prevede il pagamento cash di 12 milioni di euro. Quando verrà fatta un’offerta compatibile con il suo valore, daremo tutta la nostra disponibilità a trattare e cercheremo una soluzione che rispetti le esigenze di entrambe le parti” queste le parole del numero uno biancoceleste prima di entrare in Lega. La clausola inserita nel contratto di Lichtsteiner prevede che il giocatore intaschi 2 milioni fruttati dalla sua cessione al quale lo svizzero avrebbe rinunciato volentieri se la Lazio lo avesse lasciato libero. Quindi la Juve avrebbe dovuto sborsare solo i 10 milioni di euro pattuiti. E allora perchè questa resistenza? Forse è proprio la Juve che sta giocando al ribasso cercando un ulteriore sconto sul prezzo del cartellino o un inserimento nella trattativa di qualche giocatore (Motta? ndr) per abbassare l’esborso economico?
