Attimi di paura in questo weekend sui campi della Serie A: a tenere con il fiato sospeso gli sportivi per primo il portiere della Roma Maarten Stekelenburg, costretto ad uscire dal campo dopo aver perso conoscenza per qualche istante in conseguenza di una “pedata” rimediata all’altezza della tempia dell’interista Lucio, poi ieri è stata la volta di Alberto Gilardino a tenere tutti in apprensione dopo uno scontro con il portiere dell’Udinese Handanovic. Per l’estremo difensore olandese si è temuto subito il peggio ed è stato immediatamente soccorso dai sanitari che gli hanno immobilizzato il collo e portato fuori dal rettangolo verde in barella per essere trasportato in ospedale dove è rimasto sotto osservazione per tutta la notte. Stekelenburg ha rimediato, per fortuna perchè poteva andargli peggio, un forte trauma cranico e cervicale che gli impedirà di scendere in campo per le prossime 4 settimane saltando così le gare con Siena, Parma, Atalanta, il derby con la Lazio, a meno di prodigiosi recuperi, e il Palermo. A Udine è andata bene anche al bomber della Fiorentina Gilardino. Sul risultato di 2-0 per i padroni di casa, l’attaccante viola della Nazionale nel tentativo di anticipare Handanovic per accorciare le distanze, si è scontrato duramente con il portiere sloveno, che possiede una stazza importante, con il ginocchio che ha fatto un movimento innaturale. Il Gila è stramazzato subito al suolo dolorante, si è pensato subito ad una possibile rottura dei legamenti del ginocchio ma la risonanza al quale si è sottoposto nella giornata di oggi hanno escluso lesioni. A Gilardino è stata riscontrata la “microfrattura al piatto tibiale associato ad una sollecitazione della capsula articolare e del legamento collaterale mediale del ginocchi” come recita oggi il comunicato del club viola. Per rivederlo nuovamente in campo ci vorrano dalle 5 alla 6 settimane, uno stop lungo ma molto meno di quanto ipotizzato in un primo momento. Non ci sarà con Parma, Napoli, Lazio, Cesena e Catania ma proverà ad esserci per la sfida con la Juventus o, almeno, per quella contro il Genoa.