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Inter contro l’Atalanta esame verità. Ranieri rilancia Milito

Due vittorie consecutive senza subire una rete sono un buon punto di ripartenza per l’Inter e per Ranieri ma per capire se il peggio è passato bisogna aspettare test ancora più probanti e la ricerca della continuità. Indubbiamente i ritorni di Thiago Motta e Sneijder hanno dato qualità al centrocampo, cosi come un Chivu dinamico e tonico ha rivitalizzato il blocco difensivo nerazzurro, di contro però la manovra appare sempre compassata e le scelte di Ranieri durante la partita sono sempre conservative con la squadra che finisce imbottita di incontristi e difensori intenta solo a difendersi.

Claudio Ranieri | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
E’ inutile fare gli schizzinosi, vincere era fondamentale e seppur la gestione non è stata limpidissima per il momento non fa nulla già domani sera però Sneijder e compagni avranno di fronte un avversario in salute pronto a vender cara la pelle e accentuare le difficoltà di manovra nerazzurre. L’Atalanta di Colantuno senza la penalizzazione adesso guarderebbe quasi tutti dall’alto posizionandosi solo alle spalle della capolista Udinese. L’undici bergamasco esprime un buon calcio, veloce e fatto di pressing e ripartenze. Proprio questo sistema di gioco potrebbe segnare un campanello d’allarme per l’Inter che avrà poco tempo per seguire i dettami del tecnico e dovrà ancora una volta basarsi sulle vena ispiratrice di Sneijder, le sgroppate di un ritrovato Maicon e alla vena realizzativa degli attaccanti. Prorpio in attacco iniziano ad esser i primi mugugni, Ranieri infatti ha praticamente stravolto le gerarchie di Gasperini seguendo i consigli di Moratti, Pazzini non si discute poi il resto è da vedere. Milito ha vissuto la partita contro il Chievo interamente dalla panchina e le solite indiscrezioni lo vogliono indispettito al momento dell’avvicendamento di Pazzini con Castaignos. Ranieri ha subito cercato di stemperare le polemiche annunciando la sua presenza dal primo minuto domani sera ma adesso l’argentino dovrà dimostrare di meritare un posto da titolare.

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