In Italia i processi di cronaca negli ultimi anni hanno monopolizzato le televisioni proiettate oramai in una sorta di deprecabile “tv del dolore” con drammi umani e familiari vivisezionati dalle telecamere e date in pasto agli spettatori ad ogni ora del giorno e della notte. Il Processo a Calciopoli a dire il vero dopo il tam tam iniziale con i presunti mostri spiattellati in prima pagina ha poi subito una sorta di proibizionismo dando forse l’esito già per scontato. E’ stato per merito della difesa di Moggi ma anche dalle novità proveniente dal Processo Telecom che ha cominciato pian piano ad acquisire popolarità fino all’exploit, in parte mitigato per il possibile crollo del governo Berlusconi, previsto per questa sera. Dopo udienze in cui è stato difficile recuperare informazioni questa sera si annunciano talk show e dirette per una sentenza che potrebbe stravolgere ancora una volta il nostro calcio. Rai Sport infatti ha annunciato una diretta da Napoli a partire dalla 19:15, Premium Calcio un approfondimento con ospite e collegamenti dal capoluogo campano per le 20:30. L’ultima udienza, quest’oggi, è iniziata dalle picconate dell’avvocato Trofino passate dalla lettura di alcune intercettazioni che riguardavano Franco Carraro, Paolo Bergamo ed anche l’attuale presidente di Lega Giancarlo Abete fino alla deposizione del consulente Telecom al processo che confermano lo spionaggio ai danni dei dipendenti bianconeri. Il pm Capuano, l’unico superstite, ha invece ribadito la tesi della cupola riportando come esempio i sorteggi arbitrali e le ammonizioni su commissione ai diffidati. Il presidente Abete ha annunciato che la Figc non commenterà la sentenza questa sera ma aspetterà le motivazioni “Grande rispetto per le decisioni del Tribunale di Napoli ma questo e’ il primo grado di giudizio, che poi avra’ un seguito. E c’e’ gia’ una sentenza pronunciata in relazione della richiesta di rito abbreviato di alcuni dirigenti”